Calcio. Foggia: che peccato i punti potevano essere tre
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Il Foggia Calcio. (foto com.) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 6 SETT. - Peccato, davvero peccato. Il Foggia aveva i tre punti in tasca, ma in cinque minuti errori e sfortuna calata sui rossoneri hanno permesso al Cosenza di pareggiare una partita ormai in pugno della squadra di De Zerbi e Brescia. Andiamo con ordine, partiamo dal primo tempo. Foggia subito padrone del campo e Cosenza impotente e dopo una prima fase di studio Cavallaro scalda i guantoni a Ravaglia che para in due tempi. Foggia troppo manovriero e spesso lento che non approfitta della staticità dei silani e non sfrutta al meglio le fasce con D’Allocco e Bencivenga. Iemmello si muove come anche Cavallaro, ma spesso i due si cercano e non si trovano. Si fa comunque più ficcante la manovra del Foggia che con Cavallaro mette in difficoltà i padroni di casa che si rifugiano spesso in calcio d’angolo. Al ventottesimo proprio sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina la sfera raggiunge D’allocco che fa partire un gran tiro da fuori area che si stampa sul palo alla sinistra dell’estremo difensore rossoblù, sulla respinta è pronto Agnelli a ribattere in rete. Foggia in vantaggio e Cosenza smpre più in balia dei rossoneri. Va al tiro ancora D’Allocco, ma la sfera va alta. Il Foggia domina e trova il raddoppio a cinque minuti dal termine della prima parte della gara con Iemmello bravo a a controllare la sfera al limite dell’area e a far partire un fendente rasoterra che si infila nell’angolo basso alla sinistra di Ravaglia. Il Cosenza è annichilito e la sua reazione si limita ad un diagonale di Alessandro ben servito in area in posizione decentrata che non va lontano dal palo alla sinistra di Narciso. Il tempo si chiude con un sospetto fallo ina rea su Galderini, ma l’attaccante del Cosenza era partito da posizione di fuori gioco. Squadre immutate a d inizio di ripresa e Foggia subito in gol con Iemmello che di testa mette in rete una punizione di Cavallaro, ma il signor Melidoni di Frattamaggiore annulla per un fuori gioco apparso ai più molto dubbio. Domina il Foggia e dà l’impressione di poter ancora segnare, ma Cavallaro al minuto numero nove dopo essere entrato in area e mandato a spasso il suo marcatore conclude alto. Al dodicesimo inizia il momento nero del Foggia che in dieci minuti cambierà il volto della gara. Galderini, il più insidioso dei rossoblù entra in area sulla sinistra e fa partire un tiro che Narciso avrebbe parato agevolmente, ma Bencivenga ci mette il piede e ce devia la sfera che assume una traiettoria che mette fuori causa il portiere del Foggia. Il Cosenza a questo punto ci crede e preme il piede sull’acceleratore. Al diciannovesimo per un fallo di Gigliotti si accende una rissa nei presi dell’area di rigore del Foggia che coinvolge numerosi calciatori delle due squadre. I primi a finire sul taccuino dell’arbitro sono Agnelli e Cori, ma scatta il rosso per Quinto segnalato dall’assistente per un colpo sferrato ad un avversario. Foggia in dieci, ma al peggio non cè mai fine. Sugli sviluppi del calcio di punizione Gerbo alza inopinatamente il braccio e regala il rigore al Cosenza che Galderini trasforma. Il pari moltiplica le forze aio padroni di casa cghe cercano addirittura di vincere la partita, ma il Foggia riesce a difendere bene il pareggio e solo nei minuti di recupero un’uscita a vuoto di Narciso regala a Galderini la palla del possibile tre a due che però l’attaccante calabrese manda fuori di poco. Finisce dopo cinque minuti e mezzo di extra time Cosenza-Foggia con un pari che probabilmente premia eccessivamente i padroni di casa e con un Foggia che torna a casa con il rammarico di aver perso una grande occasione, ma consapevole di aver disputato una gran bella partita che fa ben sperare per il prosieguo del Campionato.
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