Cosenza. Il segretario di GD Aida Barbieri "Il mio impegno politico fatto di convinzione e passione"
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Aida Barbieri. (foto) ndr. |
di Carmine Calabrese
COSENZA, 16 SETT. – Il valore di un impegno. Politico e sociale, fatto con convinzione e con passione. Soprattutto passione, quella che le fa illuminare gli occhi, parlando del suo partito, della sua Cetraro, della sua gente. Gli occhi sono quelli di Aida Barbieri, tra i più giovani segretari italiani di Gd. Il segretario di Giovani Democratici lo fa nella sua Cetraro. La sua all'epoca, era lo scorso 6 marzo, è stata una “promozione” sul campo, votata all'unanimità . Tra i primi sostenitori di Aida Barbieri, c'è Carmine Quercia, assessore comunale della Giunta Aieta, punto di forza del Pd, nonché ex segretario di Gd. Contattiamo Aida Barbieri per un'intervista. Lei, nonostante la sua dialettica forbita, nonostante la sua visibilità politica, è un po' restia all'esposizione mediatica. Lo fa, non per presunzione o per snobbismo, ma per una precisa scelta di campo: ama la politica dle fare, non quella degli slogan. Già , gli slogan. Troppi, tanti, spesso inutili, serviti solo a far allontanare sempre più la societùà civile dalla politica. O meglio, da alcuni suoi rappresentanti. Aida Barbieri, per fortuna, non è così. Lei spigliata, idealista, compagna. Dopo qualche iniziale tentennamento, accetta di essere intervistata. Basta davvero poco al cronista per rendersi conto di avere a che fare con una persona vera, autentica, senza filtri. “Non nasconde – esordisce, mascherando un pizzico di emozione – che l'incarico assegnatomi mi stimola. Mi auguro di saper ripagare la fiducia di quanti, su tutti Carmine Quercia, ma non solo, hanno deciso di “puntare” tutto su di me. Non ho terapie particolari con le quali “curare” la politica o meglio la sua disaffezione. Credo che il miglior antidoto sia sempre quello dell'ascolto, della presenza e dell'appartenenza. Nonché della logica del fare. Ma non del fare a scedenza, quel fare immediato. I cittadini devono rendersi conto che gli interlocutori politici, soprattutto quelli che rappresentano le autentiche sentinelle sui territori, ci siano. Si impegnino per le esigenze della cittadinanza, i bisogni dei luoghi”. Squilla il telefono. Aida Barbieri si ferma. Pochi minuti di pausa e si riprende. Si riprende parlando di Pd. Scontata la domanda sulla questione primarie. Tema sempre più caldo, soprattutto alle nostre latitudini e longitudini. “Nessun dubbio, pieno sostegno a Mario Oliverio. E' lui il mio candidato di riferimento, è in lui che identifico la mia linea politica, è in lui che i Gd di Cetraro ripongono fiducia e incondizionato sostegno”. Aida è anche Cetraro, ma soprattuto Lampetia, dove vive. Il suo attivismo è legato anche alla valorizzazione della popolosa frazione del centro tirrenico. “Anche qui – afferma categorica – la parola d'ordine è programmazione, organizzazione e impegno”. Quegli stessi che Aida Barbieri utilizza per Lampetia in Festa, fortunata rassegna estiva che, proprio ad agosto, ha spento la sua terza candelina. “E' un lavoro che dura un anno, un lavoro – continua – fatto di scrupolosa programmazione. Io e gli altri componenti il comitato per Lampetia, senza i quali ogni sforzo sarebbe inutile, già dalla sera dopo la fine della festa, pensiamo all'avventura successiva. E' vero i finanziamenti a disposizione sono pochi. Colpa dei tagli, colpa di alcune disattenzioni istituzionali, colpa, anche, di altri fattori. Ma credo, anzi ne sono convinta, che se c'è passione, se si ci mette il giusto impegno, se si programma bene e si lavora anche meglio, le risposte positive arrivano. A cominciare dall'utenza. Sono loro, i vacanzieri, diventati nel corso degli anni amici fidati, a darci il loro sostegno. E spesso vale più una stretta di mano di ringraziamento, un sorriso di congratulazioni e una pacca sulla spalla di incoraggiamento, che un sostegno economico”. E Renzi? “Io lo promuovo, a pieni voti e senza riserve. Mi piace e mi affascina la sua logica politica, il suo mettersi in discussione per l'Italia, per risollevarla, ridarle ossigeno in termini economici, occupazionali e produttivi e restitrurle la giusta credibilità internazionale. Certo deve fare i conti con lo scetticismo generale, difendendosi dagli attacchi di quella vecchia logica di fare politica. Ma credo che alla fine ce la farà . Ha la grinta che serve ad un leader”. Capitolo finale. La Giunta comunale. “Anche in questo caso il mio giudizio è altamente positivo. Il sindaco Giuseppe Aieta e la sua compagine amministrativa hanno dimostrato di saper programmare e realizzare. Cetraro ha le potenzialità per diventare la punta di diamante del turismo sul Tirreno”.
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