Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Bari. Al Teatro Bravò Mario Zucca con SEMI DI ZUCCA inaugura la stagione di cabaret 2014-2015

Mario Zucca al teatro Bravò. (foto GM) ndr.

di Romolo Ricapito 

BARI, 12 OTT. -  Al Teatro Bravo di Bari per la rassegna Rido Anch'io, l'attore Mario Zucca con il monologo SEMI DI ZUCCA, scritto da Marina Thovez. Rido Anch'io è un progetto innovativo, un "contenitore di risate" voluto dal direttore artistico Carlo Maretti della ditta comica Boccasile -Maretti che si esibirà all'interno di detta rassegna in una delle 12 settimane previste in totale, una per ogni interprete. Il cartellone vedrà per i prossimi appuntamenti impegnati anche Max Pisu, Claudio Lauretta, Massimo Bagnato, Carlo Pistarino e altri a seguire. Nel monologo rappresentato davanti a un pubblico attento e accogliente, Zucca ha introdotto il problema della crisi economica creando un parallelismo col passato e recitando un monologo presentato al suo esordio presso il Maurizio Costanzo Show nel lontano 1992, riguardante la crisi economica di più di 20 anni fa. Originario di Quarto Oggiaro, Zucca ha detto: "vissi il primo compromesso storico, mio padre comunista, mia madre cattolica". Semi di Zucca è quasi per intero un insieme di reminiscenze familiari risalenti alla prima infanzia; la figura del nonno, della nonna, le paure indotte, la sessuofobia, la paura dei serpenti, "dei bagni turchi, dei turchi al bagno"... Lo show è rappresentativo di una ricerca linguistica che, usando l'italiano, risulta dissacrante senza il ricorso ad alcuna volgarità. "I poeti hanno amato le donne che gli altri "si facevano": ironia su Giacomo Leopardi e sulla sua poesia A Silvia, trasformata in A Silvio. Non tanto, o non soltanto, per la nota omosessualità latente di Leopardi, scoperta di recente da alcuni studiosi analizzando i suoi carteggi privati , ma una sorta di biografia al vetriolo di Silvio Berlusconi, o perlopiù del suo modo di fare televisione, che ha influenzato la cultura e il modo di essere degli italiani, più in negativo che in positivo, da Ok il prezzo è giusto e Stranamore a Mike ed Emilio Fede. Ma lo spettacolo risulta anche avulso dalla stretta attualità e dunque ancora più attuale: i Promessi Sposi del Manzoni sono irrisi come libro meno letto nonostante sia il più diffuso in Italia . I personaggi e la trama, analizzati in profondità, risultano sgangherati. Alla fine dello spettacolo Mario Zucca ha ricordato il collega Giorgio Faletti, da lui frequentato durante un periodo di caduta nell'oblio, quando il comico gli confidò di avere appena terminato il manoscritto di Io Uccido, ignorandone gli esiti (milioni di copie vendute in tutto il mondo). Ha quindi citato anche Gianfranco D'Angelo, Ezio Greggio e la grande Valeria Valeri, signora del teatro italiano con la quale collaborò. Infine Mario Zucca ha contestato la maniera di fare comicità del 2014, attualmente basata sulla parolaccia, sulla mancanza di ricerca e sulla negazione della qualità, ricordando infine Massimo Troisi, al quale suggeriva le battute fuori scena nel corso del varietà Rai fine anni Settanta "Non Stop".





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento