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Estero. Gelo tra Ucraina e Russia a Milano. Il dialogo parte in salita

Una immagine dell'incontro. (foto Agi) ndr.

di Redazione

MILANO, 17 OTT. (AGI) - Prove di dialogo ma ancora nessuna svolta tra Russia e Ucraina, dopo l'incontro di Vladimir Putin e Petro Poroshenko con quattro leader europei e i vertici dell'Ue svoltosi quasta mattina a Milano. Il premier Matteo Renzi si e' detto "ottimista" sulla trattativa anche se "ci sara' bisogno di tempo" perche' "si sono fatti passi avanti", ma "c'e' ancora molto da fare". Pochi minuti dopo la conclusione della colazione voluta da Renzi in prefettura, il presidente russo ha parlato di incontro "buono, positivo". Ma poi e' arrivata la doccia fredda del Cremlino: il portavoce, Dmitri Peskov, ha detto che il negoziato incontra difficolta' perche' a suo dire alcuni partecipanti "hanno mostrato totale mancanza di volonta' di comprendere come stanno davvero le cose nel Sud-Est" ucraino. E ancora: "I colloqui sono senza dubbio difficili, pieni di incomprensioni e disaccordi". Per il cancelliere tedesco, Angela Merkel, non c'e' stata "alcuna apertura". Il presidente della Commissione Ue, Jose' Barroso, ha ribadito che e' necessario arrivare a una soluzione pacifica del conflitto". E a sentire il presidente del Consiglio europeo, Hermann Van Rompuy, Putin ha detto che "non vuole un'altra Transnistria (la regione russofona staccatasi inilateralmente della Moldavia, ndr), e che la regione del Donbass e' parte importante dell'Ucraina". I negoziati comunque vanno avanti. Appena terminato il vertice Asem, nel pomeriggio a Milano ci sara' un nuovo incontro, stavolta nel formato del 'quartetto di Normandia -i leader cioe' di Russia, Ucraina, Francia e Germania. Nelle regioni orientali dell'Ucraina si combatte da mesi e nelle ultime ore risultano dispersi 11 soldati di Kiev caduti in un'imboscata. L'Osce punta a dare attuazione all'accordo di Misk monitorando la frontiera tra Ucraina e Russia: Francia e Germania hanno gia' messo a disposizione i loro e anche l'Italia ha fatto sapere di essere pronta "a fornire droni e personale militare, necessario all'impiego dei mezzi, per un dispiegamento tempestivo della missione". A Milano, non si e' parlato delle sanzioni alla Russia, ma oltre ai droni e' stata affrontata la questione delle forniture di gas. Putin giovedi' a Belgrado ha minacciato di ridurre la somministrazione all'Europa se si accorgera' che l'Ucraina devia il flusso per il suo consumo interno dai gasdotti di transito sul proprio territorio.





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