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Bari. Giornata contro la violenza sulle donne Schittulli: “Molto è stato fatto, ma non basta".

Il Presidente Francesco Schittulli. (foto) ndr.
"Le scuole possono svolgere un ruolo fondamentale nell’educazione dei ragazzi al rispetto delle persone”

di Redazione

BARI, 26 NOV. - I dati del Rapporto Eures pubblicato nei giorni scorsi sui quotidiani sembrano quelli di un bollettino di guerra: più di un milione di donne in Italia finisce nella rete dei soprusi maschili, che si ripetono più volte, arrivando alla vergognosa cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). Oltre 25 i casi al giorno di stalking, 179 femminicidi (una vittima ogni due giorni) solo nel 2013. Vale a dire il 14% in più rispetto ai 157 del 2012. In Puglia la violenza contro le donne è, peraltro, in forte aumento: siamo la terza regione in Italia con 15 femminicidi registrati lo scorso anno, il doppio rispetto al 2012. Il nostro capoluogo, Bari, poi, è fra le città dove la violenza sulle donne si addirittura è triplicata: tre casi nel 2012, otto lo scorso anno! Tuttavia molto è stato fatto. La stessa Regione Puglia che ha inaugurato diversi Centri Antiviolenza e Case Rifugio, si è dotata nel giugno scorso anche di una legge approvata all’unanimità che mira ad aiutare concretamente le donne vittime di violenza. Comunque tutto questo non basta, perché si tratta di una patologia da prevenire. Come medico delle donne sono, infatti, convinto che il Male (in questo caso il Femminicidio) vada sconfitto prima ancora che si possa presenti. Anche in questo caso l’arma vincente è sempre la prevenzione. Mi risulta che oggi, in occasione della Giornata contro la violenza sulla donna, in molte scuole pugliesi i docenti hanno dedicato alcune ore di lezione per sensibilizzare gli studenti. Ecco, credo che quest’attività educativa scolastica valga più di molte iniziative, comunque meritorie, che si stanno tenendo, dai teatro ai campi di calcio. Se ai nostri ragazzi, specie ai maschi, insegneremo il rispetto delle persone e, quindi, delle donne, che rappresentano per me l’essenza della vita, avremo contribuito a sviluppare la Cultura del vivere civile e cristiano ed avremo generazioni più preparate nell’affrontare la veloce evoluzione del rapporto uomo - donna. Ebbene la Politica non può essere esente da questa “campagna di educazione”. La presenza di più donne nelle assemblee istituzionali consente che l’attenzione a tematiche così importarti, che riguardano lo sviluppo dei rapporti interpersonali fra i diversi sessi, venga affrontato con maggiore sensibilità. La prevenzione contro il femminicidio non può che essere rivolta agli uomini “malati” di violenza, ma il “medico”, in questo caso in prima linea, non può che essere una donna. Anche in questo la Puglia vanta, in senso positivo, però, ottime testimonianze: l’istituzione degli Stati Generali delle Donne è una di quelle che dimostra come una maggiore presenza di genere nell’ambito politico-sociale possa davvero migliorare il contesto nel quale viviamo.





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