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Calcio. Foggia - Matera: zero gol zero spettacolo

La locandina dell'evento. (foto) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 23 NOV. - Quattordicesima giornata di andata, di fronte Foggia e Matera appaiate al sesto posto in classifica con ventuno punti. Sfida inedita in Lega Pro. Foggia reduce dal bel pareggio ottenuto a Castellammare di Stabia sette giorni fa e voglioso di avvicinarsi ancora di più alle zone alte della classifica. In panchina Giuseppe Brescia al posto dello squalificato Roberto De Zerbi, appiedato dal Giudice Sportivo per un turno. 

I rossoneri sono reduci da una serie positiva di nove gare costituita da quattro vittorie e cinque pareggi. Zaccheria ancora a capienza limitata, ma portata a cinquemila posti, dei quali ottocento riservati al settore ospiti. Brescia schiera i suoi con un 4-3-3. Foggia con Micale a prendere il posto dello squalificato Narciso tra i pali; difesa a 4 con Bencivenga ed Agostinone sulle corsie laterali ed il ritorno del duo Potenza-Gigliotti al centro, confermata l'assenza di Quinto, il Foggia schiera Sicurella al suo posto. il trio di centrocampo è lo stesso della vittoriosa notturna contro la Lupa Roma, con Agnelli nel ruolo di playmaker tra le due mezzali Sicurella e D’Allocco; il trio offensivo invece è composto da Iemmello al centro, assistito da Sarno e Cavallaro. 

Il ruolino dei lucani prima della sfida di Foggia era di 6 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Auteri ha definito determinante la sfida contro il Foggia e ha schierato i suoi con il canonico 3-4-3. Direttore di gara il signor Giuseppe Cifelli della sezione AIA di Campobasso, coadiuvato dagli assistenti Valerio Vecchi della sezione AIA di Lamezia Terme ed Agostino Maiorano della sezione AIA di Rossano. Massimo fair play sugli spalti per poter ricordare Franco Mancini, dal cuore rossonero e biancoazzurro. Il portiere cresciuto nella Città dei Sassi, e maturato in Capitanata, a suon di prodezze. Dieci stagioni con la maglia del Foggia. Un affetto che non ha eguali. Foggia, l’ha adottato, Matera l’ha cresciuto. Zeman l’ha lanciato nel grande calcio. 

Ma non solo. Quando Mancini appese le scarpe al chiodo, il tecnico boemo gli fece subito la grande proposta. Portarlo nel suo staff tecnico, come preparatore dei portieriE proprio quelle due Città, domenica pomeriggio, allo stadio Zaccherio lo ricorderanno. Finalmente, la trasferta è stata concessa anche ai tifosi materani, visto che due anni fa, in Serie D, i tifosi rossoneri non poterono venire al XXI Settembre, per via di uno strano divieto, e il Mancini day perse tutto il suo valore, visto che la Gradinata venne intitolata al portierone materano. A Foggia gli hanno dedicato una Curva. A Matera gli hanno dedicato la Gradinata: simbolo dei tifosi materani e di una foto in cui Mancini suona il tamburo nel bel mezzo del tifo. Foggia subito all'attacco chee si fa pericoloso al quarto minuto con un traversone che pesca Iemmello tutto solo davanti alla porta però in fuorigioco. Applausi per Agostinone che un minuto dopo si libera bene, ma dal limite conclude alto. 

Capitan agnelli si incunea in percussione in area c'è contatto, ma non da rigore per il signor Cifelli. Il Foggia preme, ma viene fermato, a torto o a ragione, quasi sempre dall'assistente del direttore di gara pronto a segnalare il fuorigioco degli attaccanti rossoneri. Il Matera argina le folate del Foggia andando spesso in affanno e non riuscendo ad alleggerire la pressione della squadra di casa. Le ripartenze della squadra di Auteri sono spesso lente e prevedibili. Per i primi venti minuti la partita non offre emozioni particolari. Sarno è una spina nel fianco dei lucani ed è spesso inarrestabile. Al ventiseiesimo un azione del Matera porta Coletti vicino al gol dell'ex con un tiro dal limite che trova Micale fuori dai pali, ma per fortuna del portiere rossonero, la parabola della sfera si spegne sulla parte alta della rete. 

Prima grande occasione gol per il Foggia tre minuti dopo la mezz'ora con Iemmello che entra in area e fa partire una bordata che esalta Baiocco che mette in angolo con un gran tuffo il pallone che sibila vicino al palo alla sua sinistra. Risponde il Matera con un tiro fotocopia di quello effettuato da Coletti, questa volta con Mazzarani che mette i brividi ai supporters rossoneri. Al trentanovesimo il Matera fallisce la più clamorosa delle occasioni con Pagliarini che si trova solo in area con la porta vuota grazie ad un'avventata uscita fuori area di Micale che non riesce ad intercettare la sfera, ma incredibilmente la punta biancazzurra si fa chiudere dal ritorno di Potenza e dello stesso Micale gettando alle ortiche il vantaggio. 

Il Foggia trema nel finale del primo tempo che mostra fasi di gioco confuse. Un minuto di recupero durante il quale non accade nulla e squadre al risposo sullo zero a zero. Il Foggia vuole vincere e serra le fila spingendo sull'acceleratore. Va vicino al gol al settimo minuto co Gigliotti che colpisce il palo sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla destra da Bencivenga. All'undicesimo fallo su Iemmello al limite dell'area e punizione battuta rasoterra ed angolata da Agnelli che trova Baiocco pronto alla parata. Foggia in gol al tredicesimo con Iemmello che gira in rete di testa su cross di Bencivenga, ma la punta rossonera è ancora una volta in fuorigioco. Capovolgimento di fronte e miracolo di Micale che intercetta un tap-in da due metri di Letizia bravo a proiettarsi sul pallone crossato dalla fascia destra. 

La partita diventa vivace e il tifo si infiamma. Bella azione di Sarno che difende e conquista la sfera sulla fascia desta se ne va a rete e conclude un tir o di poco alto. La manovra del Foggia si fa martellante ed il Matera deve dare fondo at tutte le sue risorse per arginare le folate a volte incontenibili dei Rossoneri rei di essere solo imprecisi nel momento di concludere. Alleggerisce al squadra di Auteri con un tentativo in area di Pagliarini che si disimpegna bene in area, ma conclude sul fondo. Fuori Sicurella e dentro il brasiliano Sainz-Maza. Ancora un errore del portiere del Foggia Micale che regala la rimessa a Guerra che per fortuna sua e del Foggia calcia fuori. Ancora una volta fuori Cavallaro e dentro Leonetti che ormai è diventato il suo alter ego. 

Il tempo scorre e comincia a farsi sentire la stanchezza che si manifesta con i crampi soprattutto ai giocatori del Matera che, fermando il gioco, hanno tutto l'interesse a far scorrere il tempo. Ultimo cambio per il Foggia a quattro minuti dal termine, fuori uno stanco Sarno e dentro Bolino che nelle ultime gare si è ben comportato. A due minuti dalla fine incredibile indecisione di Baiocco e Bernardi che regalano palla a Iemmello che però da posizione decentrata mette sull'esterno della rete. Cinque i minuti di recupero concessi durante i quali il Foggia ha continuato a cercare il gol della vittoria che però non è arrivato. Finisce in parità Foggia-Matera partita combattuta, ma mai spettacolare.





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