Lavoro: Fassina, saro' gufo, ma 2015 sara' peggio del 2014
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Stefano Fassina. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 18 NOV. (AGI) - "Verro' identificato ancora una volta come gufo, ma avremo un 2015 di stagnazione e di aumento di disoccupazione, con i lavoratori in condizioni peggiori di oggi". Cosi' il deputato del Pd, Stefano Fassina, ospite negli studi di Radio Citta' Futura, ha ribadito i suoi dubbi sul Jobs Act. "Mi sembra che finora sia stata un'operazione sostanzialmente propagandistica. Io rimango fermo alle posizioni che avevo quando abbiamo votato in direzione, visto che non c'e' un euro destinato ai milioni di precari e ai disoccupati e si va ad indebolire ancora di piu' il potere contrattuale dei lavoratori. Facendo cosi', la recessione non finira'". Per quanto riguarda l'Europa, Fassina ha espresso le sue preoccupazioni, commentando le parole di ieri di Draghi: "L'Europa si sta muovendo male, non si vede la luce in fondo al tunnel, siamo di fronte al fallimento della politica economica dell'Eurozona. La situazione e' sempre piu' grave e i provvedimenti del governo italiani sono totalmente inadeguati.
Sicuramente non aiuta la credibilita' delle istituzioni europee il fatto che Juncker sia stato capo di un governo e ministro delle finanze di un paese che ha fatto dell'evasione fiscale la sua leva di competitivita' a livello internazionale. Juncker ha un deficit di credibilita' molto ampio e dovra' metterci tutto il suo impegno per recuperare. Siamo in un quadro di insostenibilita' dell'euro, andando avanti cosi', andremo a sbattere".
Una riflessione anche sul patto del Nazareno rivisto e aggiornato: "Sicuramente ci sono stati dei passi avanti nella direzione che alcuni di noi avevano proposto mesi fa, ma ci sono altri punti che vanno assolutamente modificati - ha detto Fassina - Continuare a negare ai cittadini la possibilita' di scegliere tutti gli eletti e' grave. Con i capilista bloccati, avremo un Parlamento fatto di nominati, con la possibilita', per chi vince, di nominarsi i suoi deputati e di avere la maggioranza per l'elezione di organi di garanzia come il Presidente della Repubblica o la Corte Costituzionale. E' un raggiro degli elettori".
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