Estero. Midterm: voto al via in Stati Usa centro-orientali, Obama rischia
Il Presidente Usa Obama. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
WASHINGTON, 4 NOV. (AGI) - Gli statunitensi hanno cominciato a votare nella parte orientale e negli Stati centrali del Paese per rinnovare la Camera dei rappresentanti, un terzo del Senato e 36 governatori: voto delicatissimo perche' potrebbe dare ai repubblicani il controllo del Congresso e dunque limitare la capacita' di governo del presidente Barack Obama. Con 9,8 milioni di chilometri quadrati, i 50 Stati piu' un distretto federale che compongono gli Stati Uniti sono distribuiti su sei zone orarie, in cui i seggi si aprono (e conseguentemente chiudono) in maniera scaglionata: i primi aperti sono stati dunque i seggi elettorali nella zona orientale (alle 6 ora locale, mezzogiorno in Italia) oltre a Louisiana, Missouri e Illinois; poi i rimanenti della fascia oraria centrale (Texas, Kansas, Mississipi, Wisconsin, Oklahoma, Tennessee, Alabama, Iowa, Dakota del Sud, Montana). Alle 07:30 ora locale (le 14:30 in Italia) hanno aperto i seggi in Arkansas e mezz'ora dopo in Nebraska. Gli ultimi seggi chiuderanno in California, all'alba italiana, le 5 di domani, e Alaska, alle 6 di mercoledi'.
Secondo gli ultimi dati del censimento, sono chiamati al voto 206 milioni di statunitensi, dei quali pero' solo 145 milioni sono iscritti alle liste elettorali. Tradizionalmente le elezioni di midterm attraggono un elettorato meno numeroso che le presidenziali (si attende una partecipazione intorno al 40%, composta piu' da repubblicani che da democratici) e queste elezioni si preannunciano come un referendum sulla gestione Obama (il presidente e' ai suoi minimi storici di popolarita', fermo da vari mesi intorno al 40%), ma anche sui democratici.
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