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Teatro. 'Boccasile & Maretti Show' all'Esedra a Bari [VIDEO]

Una immagine dello spettacolo. (foto GM) ndr.

di Romolo Ricapito 

BARI, 2 NOV. - All' Esedra lo spettacolo comico del duo Boccasile e Maretti , "Boccasile e Maretti Show", con grande partecipazione e affluenza di pubblico. Accompagnati in scena da alcuni preparatissimi musicisti , i due comici puntano a un recupero del vecchio repertorio dell'avanspettacolo classico , modernizzato con stimoli dell'attualità e riferimenti alla loro città di origine (Bari) confrontata con Milano, rappresentativa del nord più avanzato . E così le battute dei due sul contrasto nord - sud creano una prima forma di empatia con la platea, laddove i luoghi comuni dell"nebbia", del "ghisa" e della precisione dei lombardi vanno a scontrarsi con l'ironia e la rilassatezza del sud Italia. Bari allora come patria delle cozze, della fantasia unita a luoghi tipici e suggestivi come il Lungomare e quant'altro. Carlo Maretti si ritaglia anche un ruolo di cantante : Buonasera Signorina e Carina sono i due brani da lui intonati. Questo rafforza l'impressione che il vintage, o recupero di una certa cultura popolare - ma di stile- sia il piatto forte dei contenuti di questo show. Buonasera Signorina fu un grande successo di Fred Buscaglione (1921-1960) ; mentre "Carina" fu ancora una conosciutissima canzone interpretata dal cantante torinese, che fu musicata da un altro noto cantante , Corrado Lojacono ( anche attore e compositore) su testo di Alberto Testa (1927-2009). "Carina" è nota anche per essere stata cantata e ballata da Sophia Loren nel film "La Baia di Napoli" (1960). I testi dello spettacolo ambiscono anche a una ricerca linguistica : nella fattispecie, si ironizza sull'uso delle troppe parole inglesi all'interno del linguaggio quotidiano, termini dei quali chi li adopera sovente ignora il più lontano significato. Lo stesso però accade per parole francesi come charme, savoir faire, ancora molto presenti nel linguaggio scritto e parlato. I personaggi riflettono, ancora, la differenze tra cultura e ignoranza. E così Carlo Maretti è l'uomo istruito, preparato, mentre Massimo Boccasile è il classico bifolco in salsa barese, che si compiace dell'attaccamento ai luoghi comuni e dei vezzi tipici della pugliesità , che in questo caso diventano un affronto al saper vivere e alle regole della buona educazione. Lo show cerca un'interattività col pubblico e su essa fonda il suo successo: così viene chiamata sul palcoscenico una bella signora seduta a metà sala che fungerà da show girl, suo malgrado, per il goffo e buffo corteggiamento di Boccasile, mentre Maretti tenterà invano di istruirlo sulle regole della seduzione . Manzoni e Dante sono i letterati scelti per documentare e irridere, ancora, l'impreparazione di Boccasile. Lo spettacolo dunque recupera figure classiche del cabaret, quando la stupidità si fa protagonista ed eccelle, suscitando clamore e risate: un esempio tra tutti, il famoso "Vieni avanti, cretino" recitato da Walter Chiari e Carlo Campanini, repertorio a sua volta adattato da quello dei Fratelli De Rege. Trattasi delle basi dell'avanspettacolo italiano, che sono servite anche per ispirare infinite commedie al cinema, ad esempio quelle con Totò. Il classico ( o il "vecchio" repertorio , sempre attuale) è fondamentale per la comicità del nuovo millennio, che di quegli standard è la naturale e giusta prosecuzione. Il duo sfrutta un'altra canzoncina , stavolta per bambini, I Due Liocorni, per creare delle coreografie imitate dal pubblico. Si festeggia in questo modo la neo paternità di Maretti.






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