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Berlusconi: saro' in campo contro Renzi. Riavro' onore perduto

Silvio Belusconi. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 4 DIC. (AGI) - "Quando sara', saro' in campo contro Renzi". Lo ribadisce Silvio Berlusconi, in un'intervista all'Huffington Post. Il ruolo, da candidato o da leader, dipende dalla questione dell'agibilita' politica: "Sono certo che riavro' l'onore perduto. Io non ho mai sofferto di ambizioni politiche. Ma ancora oggi non vedo nessun altro che possa esercitare una leadership in grado di unificare il mondo del centrodestra", spiega il leader azzurro. "Da Renzi mi aspetto un percorso di condivisione che consenta al paese di avere un capo dello Stato che non sia espressione solo della sinistra, come e' stato con gli ultimi presidenti, ma sia una figura di garanzia per tutti gli italiani". Per Silvio Berlusconi la successione al Colle "condivisa" e' l'esito di un percorso che il Cavaliere definisce "naturale" nel Patto del Nazareno sulle riforme: "E' evidente che i due temi, poiche' fanno entrambi parte delle regole e delle garanzie, non possono che andare di pari passo", spiega durante l'intervista. "Non e' il meccanismo elettorale a far nascere i leader. I leader o ci sono o non ci sono. Renzi sarebbe emerso anche senza primarie. E' stato abile nell'utilizzarle, certamente, ma non e' un prodotto delle primarie. Dalle primarie sono usciti i peggiori esempi di amministratori della sinistra, come Pisapia, Marino, Doria, De Magistris". Silvio Berlusconi ribadisce tutte le sue perplessita' sulle primarie. "Io sono convinto che le primarie siano un pessimo strumento per la scelta dei candidati leader. Penso che ogni movimento politico debba proporsi ai cittadini presentando i suoi programmi e i suoi candidati. Se vi convincono, votateli. Questo e' il linguaggio dell'onesta' e della chiarezza - sottolinea l'ex premier - in virtu' del quale i moderati italiani da vent'anni hanno scelto e ancora scelgono, senza bisogno delle primarie, un leader del centro-destra che si chiama Berlusconi". "Renzi ha molte qualita'. E' giovane, e' dinamico, e' un formidabile comunicatore. Ha anche il vantaggio di avere una discreta dose di cattiveria che a me, per esempio, manca del tutto. Vedremo cosa sara' capace di realizzare". Cosi' Silvio Berlusconi descrive il presidente del Consiglio. "Crede davvero possibile che io tratti cosi' qualcuno?", chide Silvio Berlusconi, replicando alla domanda se e' vero che vorrebbe porre al capofila dei cosiddetti 'frondisti' azzurri, Raffaele Fitto, l'aut aut 'o dentro o fuori'. "La verita' e' che in trent'anni di imprese e in vent'anni di politica io non ho mai cacciato nessuno - aggiunge l'ex premier - Forse e' stato un errore, in qualche caso avrei dovuto farlo ma, francamente, non ne sono capace". Ma il controcanto di Fitto ricorda un po' Fini o Alfano? "Visto l'esito, credo che nessuno abbia la tentazione di imitarli", conclude Berlusconi.





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