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Estero. Maro': la Corte indiana nega richieste Italia. Ira Napolitano: "Fortemente contrariato"

Il Presidente Giorgio Napolitano. (foto Agi) ndr.

di Redazione

NEW DELHI, 16 DIC. (AGI) - La Corte Suprema indiana si e' rifiutata di esaminare le richieste dei due maro'. In particolare ha deciso di non valutare la richiesta di Massimiliano Latorre di prolungare di altri 4 mesi la convalescenza in Italia dopo l'ictus di cui ha sofferto a settembre. Permesso che scadra' il 13 gennaio. Immediata la 'reazione' del Quirinale: "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, fortemente contrariato dalle notizie giunte da Nuova Delhi circa gli ultimi negativi sviuppi della vicenda dei maro', restera' in stretto contatto con il Governo e seguira' con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento", si legge in un comunicato del Colle. I giudici hanno anche respinto la richiesta di Salvatore Girone di poter tornare a casa per Natale e, piu' in generale', di un ulteriore allentamento delle condizioni imposte per la liberta vigilata. La Corte Suprema ha detto che si deve ora procedere con il processo ad oltre 33 mesi dall'evento, quando il 15 febbario 2012 i due maro' vennero accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati. Usando termini piuttosto duri contro i due maro', la Corte Suprema, ha spiegato di non poter accogliere le richieste di Latorre e Girone mentre il processo deve ancora iniziare. Pertanto i giudici hanno chiesto ai due fucilieri di marina di rispettare il sistema legale indiano e di tornare ad affrontare il processo. Richiesta piuttosto bizzarra considerando che a 34 mesi, quasi 3 anni, dall'evento di cui sono accusati (15 febbario 2012), il processo non e' ancora iniziato. L'unica limitatissima concessione fatta oggi dalla Corte Suprema e' stata quella di dare tre gionri in piu' a Girone, fino al 16 gennaio, per tornare in India.





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