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Estero. Papa: non lasciare immigrati in balia di mare e criminali

Papa Francesco tra gli immigrati. (foto Agi) ndr.

di Redazione

CdV, 4 DIC. (AGI) - "I movimenti migratori sollecitano adeguate modalita' di accoglienza che non lascino i migranti in balia del mare e di bande di trafficanti senza scrupoli. Al tempo stesso, e' necessaria una fattiva collaborazione fra gli Stati, per regolare e gestire efficacemente tali fenomeni". Lo ha affermato Papa Francesco nel discorso rivolto oggi alla Focsiv, sigla che raccoglie le Ong e i movimenti impegnati nella cooperazione internazionale. Bergoglio ha ricordato che "i migranti e i rifugiati cercano di lasciarsi alle spalle dure condizioni di vita e pericoli di ogni sorta". "E' necessaria - ha scandito - la collaborazione di tutti, istituzioni, Ong e comunita' ecclesiali, per promuovere percorsi di convivenza armonica tra persone e culture diverse". "I poveri non possono diventare un'occasione di guadagno!". Lo ha affermato Papa Francesco nel discorso rivolto oggi alla Focsiv, sigla che raccoglie le Ong e i movimenti impegnati nella cooperazione internazionale. "C'e' tanto bisogno - ha rilevato il Pontefice - di testimoniare il valore della gratuita'". Secondo Bergoglio, in effetti, "le poverta' oggi cambiano volto ed anche alcuni tra i poveri maturano aspettative diverse: aspirano ad essere protagonisti, si organizzano, e soprattutto praticano quella solidarieta' che esiste tra quanti soffrono, tra gli ultimi. Voi siete chiamati a cogliere questi segni dei tempi e a diventare uno strumento al servizio del protagonismo dei poveri". Papa Francesco ha detto grazie a volontari e cooperanti perche' offrono "l'immagine di una Chiesa che si cinge il grembiule e si china a servire i fratelli in difficolta'". Infatti, "le diverse realta' che compongono la Focsiv cercano di coniugare il bagaglio esperienziale dei propri membri con la dimensione del servizio volontario ai poveri sullo stile del buon Samaritano e in coerenza con i valori evangelici". E cio', ha sottolineato, "a partire dalla vostra identita' cristiana, voi vi presentate come 'volontari nel mondo' con numerosi progetti di sviluppo, per dare risposte concrete agli scandali della fame e delle guerre". "Vi ringrazio - ha spiegato il Papa sempre rivolto ai volontari cooperanti che gremivano questa mattina l'Aula Nervi - per quello che fate e per come lo fate! I vostri interventi accanto agli uomini e alle donne in difficolta' sono un annuncio vivo della tenerezza di Cristo, che cammina con l'umanita' di ogni tempo. Proseguite - ha raccomandato a volontari e cooperanti - su questa strada dell'impegno volontario e disinteressato". "Solidarieta' con i poveri - ha poi concluso Papa Francesco - e' pensare e agire in termini di comunita', di priorita' della vita di tutti sull'appropriazione dei beni da parte di alcuni. E' anche lottare contro le cause strutturali della poverta': la disuguaglianza, la mancanza di un lavoro e di una casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi. La solidarieta' e' un modo di fare la storia con i poveri, rifuggendo da presunte opere altruistiche che riducono l'altro alla passivita'". 





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