Estero. Paura a Sidney, ostaggi in un bar Terrorista issa bandiera islamica
Gli ostaggi liberati a Sydney. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
SYDNEY (AUSTARLIA), 15 DIC. (AGI) - Sydney e' blindata e vive ore drammatiche da quando, nella notte italiana, un uomo armato ha fatto irruzione in una cioccolateria nel centro della citta' e ha preso diversi ostaggi (il numero non e' ancora stato precisato dalle autorita'). L'uomo ha costretto a mostrare da una finestra del locale un drappo con scritte islamiche, il che alimenta i timori di un attacco jihadista.
Il terrorista ha chiesto una bandiera dell'Isis
9.45 (ora australiana) - E' iniziato l'assedio nella cioccolateria, il il Lindt Chocolate Cafe, nel quartiere finanziario Martin Place, nel cuore della citta', dove si trovano la Reserve Bank, la Commonwealth Bank of Australia, diverse banche commerciali e non lontano dal Parlamento dello Stato, il Nuovo Galles del Sud.
La zona e' blindata, sorvolata dagli elicotteri, con cecchini appostati e diversi isolati intorno al caffe' transennati, mentre centinaia di agenti in tenuta antisommossa cercano di disinnescare la crisi. Molti edifici circostanti, tra i quali il consolato americano, sono stati evacuati, chiusi i negozi in un raggio di diversi isolati. "E' un episodio molto inquietante, posso capire la preoccupazione e le ansie del popolo australiano" ha detto il premier Tony Abbott, confermando il carattere terroristico dell'assalto.
15.45 - Dopo sei ore cinque persone sono riuscite a uscire, non e' chiaro se liberati oppure scappati. dopo almeno sei ore di cattura. Secondo la polizia, gli ostaggi "non sono piu' di 30", tra clienti e dipendenti. I primi due ostaggi sono usciti da una porta posteriore, un altro da una porta anti-incendio; e quasi un'ora dopo, le emittenti televisive hano trasmesso le immagini di altre due donne che uscivano correndo dal locale.
21.00 - I negoziatori della polizia australiana sono in contatto con l'uomo che ha fatto irruzione nella caffetteria per cercare di risolvere la situazione senza spargimenti di sangue. Sono stati allacciati contatti "in vari modi" e' la rassicurazione di Catherine Burn, la vice commissaria della polizia del Nuovo Galles del Sud.
"La priorita' e' la sicurezza delle persone che stanno la' dentro", ha aggiunto, ribadendo "l'intenzione" di "risolvere la situazione in maniera pacifica". "A questo caso, ha sottolineato, lavorano i migliori negoziatori e tutte le risorse della polizia, che scandagliano i social network per scoprire informazioni su sequestratore".
Il caffe' si trova di fronte a Channel 7, una emittente che sta trasmettendo in diretta gli eventi, proprio da queste immagini si sono visti gli ostaggi all'interno del locale con le mani premute sulle finestre e una bandiera bianca e nera, simile a quella usata dai terroristi dello stato islamico in Siria e in Iraq, sventolata all'esterno da quello che sembra un dipendente del locale insieme a una donna.
L'Australia e' uno dei maggiori alleati degli Usa nella lotta contro lo Stato Islamico in Siria e in Iraq e da diverse settimane le autorita' avevano innalzato il livello di allerta nel timore di attacchi. A settembre il governo australiano ha innalzato il livello di allerta per minacce terroristiche e la polizia ha condotto raid in tutto il Paese: si ritiene infatti che una settantina di sustraliani si siano recati in Iraq e Siria a combattere a combattere e almeno una ventina siano rimasti uccisi in battaglia.
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