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M5S: paura per lo 'scouting' di Renzi, ma i ribelli negano

Alessandro Di Battista. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 2 DIC. (AGI) - E' ancora caos dentro il Movimento 5 stelle dopo la telefonata 'rubata' di Matteo Renzi al neo espulso da M5S, Massimo Artini, andata in onda ieri sera a Piazza Pulita. Il giorno dopo, a Montecitorio, si alimentano le voci di presunti contatti tra Renzi e i cosiddetti dissidenti del Movimento. Ma secondo quanto viene riferito da alcuni dei critici, non ci sarebbe stato nessun contatto e molti sottolineano il fatto che Artini conosce Renzi dalle medie, e questo spiegherebbe la telefonata e la confidenza tra loro. Di certo prevale lo sconcerto e la critica nei confronti della vanita', cosi' qualcuno dice, che porta ad andare in tv e a fare certi scivoloni. Duri i commenti su Facebook. Il deputato 5 stelle Gianluca Vacca scrive un post al veleno nei confronti di Artini: "Dopo aver visto la telefonata di Matteo Renzi ad Artini credo che sia opportuna una mia visita dall'otorinolaringoiatra: e' evidente che non riesco piu' a sentire la puzza di sterco, neanche quando ce l'ho accanto. Che schifo". Mentre Alessandro Di Battista, uno dei 5 del direttorio, attacca: "Chi ha ascoltato la telefonata di Renzi all'ex portavoce M5S Artini ha capito come funziona il 'Palazzo'. Un palazzo infernale dove provano in ogni modo a contaminarti. In passato lo facevano con valigette colme di contanti. Oggi ti fanno promesse, ti assicurano un posto in lista con loro al prossimo giro o ti riempiono di complimenti facendoti credere che tu sia uno statista. "Sei sprecato nel M5S, vieni da noi. Noi sappiamo valorizzare un talento". Hanno un solo obiettivo: distruggere il M5S perche' e' l'unica forza politica che non si e' piegata alla logica del compromesso, alla spartizione di potere e poltrone". "Le pressioni sono milioni - prosegue Di Battista - i tentativi di scouting miliardi. Addirittura il presidente del Consiglio non un sottosegretario qualsiasi ma il premier in persona chiama un ex-deputato M5S per convincerlo a pigiare i bottoni del sistema. Pensate a che squallore e' arrivato Renzi. L'Italia e' in recessione, la disoccupazione ha raggiunto livelli drammatici e lui telefona ad Artini. Questo e' il palazzo. Provano in ogni modo ad annientarci, a contagiarci. Ma non temete, resistiamo. Resistiamo alle lusinghe del potere, al fascino dei privilegi. Resistiamo perche' siamo cittadini nelle istituzioni. Perche' stiamo dalla parte di chi soffre. Perche' se ti trasformi in 'onorevole' forse campi meglio ma lo fai senza dignita'. E la dignita' non ha prezzo! Noi siamo il M5S, fieri di essere altro. Loro sono il sistema. Corrompono, 'inciuciano', si auto-proteggono e telefonano. Che sia per far liberare la 'nipote di Mubarak' o raccattare qualche voto in piu' fa poca differenza". Duro anche Federico D'Inca', ex capogruppo M5S alla Camera: "Oggi, dopo quello che ho visto ieri sera a 'Piazzapulita' - scrive infatti D'Inca' - sono deluso e amareggiato. Da molto tempo girava la voce che Renzi fosse in diretto contatto con alcuni dei nostri parlamentari ma ho sempre pensato che fosse un modo per minare la nostra compattezza piuttosto che un fatto comprovato. Oltre al fatto che nessuno mi dica che era la prima volta che Renzi sentiva Artini, cio' che mi rende piu' amaro il momento e' una domanda: quanti altri ricevono telefonate da Renzi?. E quello che mi addolora ancora di piu': quante bugie sono state raccontate ai nostri attivisti o ai parlamentari piu' sensibili in modo da avvelenare i pozzi e creare un clima di caccia alla streghe soprattutto contro Beppe e Gianroberto?". Intanto le voci di una 'missione' di Gianroberto Casaleggio a Roma vengono smentite categoricamente da una fonte molto autorevole del Movimento 5 stelle, che esclude per oggi un incontro del 'guru' con i 5 del direttorio nella Capitale. La stessa fonte tiene a precisare che prossimamente Casaleggio potrebbe anche decidere di venire a Roma, ma ad oggi sono molte le incognite. I 5 del direttorio, secondo quanto riferiscono, stanno facendo il possibile per evitare che si riacutizzi il clima di tensione in M5S. E ribadiscono che non ci saranno espulsioni anche perche', come viene sottolineato, in tanti sono ormai corsi ai ripari sul fronte della rendicontazione. Giovedi' alle 18 ci sara' la congiunta e l'obiettivo sarebbe quello di fare una "riunione politica" su temi rilevanti come il Quirinale, le riforme, la legge elettorale e la Consulta. Anche se in odg rimane pur sempre il punto rendicontazione. Gia' stasera, alle 19, ci sara' un'assemblea dei deputati per l'elezione del segretario e altri punti piu' 'tecnici' ma il rischio concreto che il dibattito prenda un'altra piega, dopo la telefonata di Renzi ad Artini, comunque rimane.





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