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Chiesti 26 anni per Schettino "Dio, non noi, avra' pieta' di lui"

francesco Schettino in tribunale. (foto Agi) ndr.

di Redazione

GROSSETO, 26 GEN. (AGI) - Lo avevano annunciato durante la requisitoria: per Francesco Schettino l'accusa non avrebbe avuto pieta'. E cosi' e' stato: il pubblico ministero Maria Navarro ha chiesto una pena di 26 anni di reclusione e tre mesi di arresto per il comandante della nave da crociera Concordia, naufragata il 12 Gennaio 2012 sull'isola del Giglio. Schettino, per la prima volta dall'inizio del dibattimento, oggi non era presente in aula. Unico imputato nel dibattimento in corso al teatro Moderno di Grosseto, deve rispondere dei reati di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio colposo, abbandono di nave, abbandono di persone incapaci e omessa comunicazione con l'autorita' marittima. Il pm Navarro ha chiesto per Schettino anche la custodia cautelare in carcere per evitare i pericolo di fuga, -oltre ad una serie di pene accessorie. Per la procura, deve essere condannato all'interdizione perpetua dei pubblici uffici, all'interdizione legale per tutta la durata della pena e all'interdizione dei titoli professionali marittimi per una durata di 5 anni e 6 mesi, cosa che fa decadere la sua abilitazione ala navigazione. In dettaglio, il pm ha chiesto 9 anni per il naufragio colposo, 14 per l'omicidio colposo e le lesioni colpose plurime, 3 anni per l'abbandono di incapaci e l'abbandono della nave e 3 mesi di carcere per l'omessa comunicazione all'autorita' marittima. "Ha mentito a tutti, capace di delinquere" "Francesco Schettino ha mentito a tutti, alla stampa, all'autorita' giudiziaria, alle autorita' marittime" ha aggiunto il pm che, per giustificare la sua richiesta di condanna, il magistrato ha spiegato i criteri previsti dalla legge e, poi, la condotta del comandante. "Ha portato la nave fuori rotta - ha sottolineato il pm - ed ha causato danni ingenti a persone e cose. Schettino ha capacita' di delinquere, nonostante sia incensurato, e non merita le attenuanti generiche. Non ha mai ammesso le sue responsabilita', ma ha sempre accusato gli altri coimputati. Nel dibattimento non e' emerso alcun elemento a favore dell'imputato che si e' messo da solo nelle sue condizioni disperate".





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