Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Francesco in Sri Lanka "Ruolo delle religioni e' decisivo"

Il Papa accolto in Sri Lanka. (foto Agi) ndr.

di Redazione

COLOMBO, 13 GEN. - Una quarantina di elefanti bardati con i colori delle Forze Armate dello Sri Lanka facevano parte delle formazioni militari schierate all'aeroporto internazionale di Colombo per la cerimonia di benvenuto al Papa. Appena sceso dall'aereo, Francesco ha salutato due bambine che erano ai piedi della scaletta e in quel momento sono state esplose le salve di cannone. Subito dopo hanno avuto inizio alcune bellissime coreografie, con decine di giovani nei costumi tradizionali, che si accompagnavano con tamburi. Il clima ricordava l'accoglienza calorosa tributata a San Giovanni Paolo II nei suoi viaggi africani. E anche oggi dopo gli inni del Vaticano e dello Sri Lanka, un coro universitario ha intonato un canto di benvenuto a Papa Francesco in piu' lingue, compreso l'italiano. Con un cambio di programma rispetto a quanto era previsto prima delle elezioni presidenziali, Papa Francesco e' stato ricevuto dal neo presidente Maithripala Sirisena, eletto appena la settimana scorsa, che avrebbe dovuto entrare nelle sue funzioni tra un mese. La chiesa locale era rappresentata dal cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo e presidente della Conferenza Episcopale dello Sri Lanka. Insieme alle massime autorita' politiche e religiose cingalesi c'era anche un corpo d'onore delle forze armate dello Sri Lanka, con 40 elefanti. Appena sceso dall'aereo speciale dell'Alitalia con le insegne del Vaticano, IL Papa si e' chinato a salutare un bambino ed una bambina che gli hanno offerto una ghirlanda di fiori bianchi e gialli. Poi ha percorso in jeep scoperta il tragitto di 28 chilometri tra l'aeroporto internazionale Bandaranaike di Colombo e il centro della citta'. Preceduto da motociclisti, il Pontefice e' stato acclamato lungo le strade da molte migliaia di persone che lo attendevano da ore con bandiere e striscioni. Il caldo notevole non ha evidentemente scoraggiato la folla che si e' riversata ai crocevia e ai bordi delle vie attraversate da Francesco, il quale pure non sembrava provato dalla stanchezza del viaggio ne' dal clima tropicale di questa stagione secca in Sri Lanka. "Grazie per la vostra calorosa accoglienza. A lungo ho atteso questa visita in Sri Lanka e questi giorni che trascorreremo assieme", ha risposto il Papa all'entusiasmo dei fedeli. "Lo Sri Lanka - ha ricordato - e' conosciuto come la Perla dell'Oceano Indiano per le sue bellezze naturali. Ma soprattutto quest'Isola e' conosciuta per il calore del suo popolo e la ricca varieta' delle sue tradizioni culturali e religiose". Appena arrivato ha voluto subito ringraziare "in modo speciale" gli eminenti esponenti religiosi "che hanno un ruolo cosi' importante nella vita di questo Paese". "La mia visita nello Sri Lanka - ha poi precisato - e' anzitutto pastorale. Quale pastore universale della Chiesa Cattolica, sono giunto per incontrare ed incoraggiare i cattolici di quest'Isola, come pure per pregare con loro". "Un punto centrale di tale visita - ha annunciato Bergoglio all'arrivo - sara' la canonizzazione del beato Joseph Vaz, il cui esempio di carita' cristiana e di rispetto per ogni persona, senza distinzione di etnia o di religione, continua ancor oggi ad ispirarci e ammaestrarci". "La mia visita - ha poi concluso il Papa - vuole anche esprimere l'amore e la preoccupazione della Chiesa per tutti gli srilankesi, e confermare il desiderio della comunital cattolica di essere attivamente partecipe della vita di questa societa'". "E' una costante tragedia del nostro mondo che molte comunita' siano in guerra tra di loro". Questa osservazione e' servita a Papa Francesco per tornare sul tema del terrorismo. "L'incapacita' di riconciliare le diversita' e le discordie, antiche o nuove che siano, ha fatto sorgere tensioni etniche e religiose, accompagnate frequentemente da esplosioni di violenza", ha spiegato ricordando che "per molti anni lo Sri Lanka ha conosciuto gli orrori dello scontro civile, ed ora sta cercando di consolidare la pace e di curare le ferite di quegli anni". Secondo Francesco, non e' un compito facile quello diquello di "superare l'amara eredita' di ingiustizie, ostilita' e diffidenze lasciata dal conflitto". "Si puo' realizzare - ha spiegato - soltanto superando il male con il bene e coltivando quelle virtu' che promuovono la riconciliazione, la solidarieta' e la pace".





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento