Politica. «Ho un tumore ai polmoni». Lo annuncia Emma Bonino a Radio Radicale
ROMA, 13 GEN. - Ormai è balzata alle cronache odierne lo stato di salute dell'ex Ministro degli Esteri, Emma Bonino. Lei non voleva che la stampa se ne occupasse. Ma l'informazione ha l'obbligo, almeno in minima parte, di far conoscere gli avvenimenti specie se trattano personaggi pubblici. Emma Bonino lo è ed è anche di spessore. Noi della redazione abbiamo deciso di pubblicare l'informativa dell'Onorevole dei Radicali Italiani, divulgata su Radio Radicale, rispettando le sue volontà come scritte nella dichiarazione della stessa Bonino, con l'augurio che Emma si rimetta presto e bene poiché è una donna che da sempre ha lottato per la libertà, i diritti umani, l'uguaglianza.
«Recentemente mi sono sottoposta a dei controlli medici di routine che però hanno evidenziato la presenza di un tumore al polmone sinistro. Si tratta di una forma localizzata e ancora asintomatica, ma ciononostante richiederà un trattamento lungo e complesso di chemioterapia che è già stato iniziato e che durerà almeno 6 mesi. Non sono intenzionata ad interrompere le mie attività perché da una passione politica non ci si può dimettere, però è chiaro che le mie attività dovranno essere organizzate in base alle esigenze mediche cui è necessario dare in questo momento una priorità assoluta, cosa non facile anche per me. Ho tre commenti da fare. Il primo è rivolto agli operatori dei media: vi pregherei di rispettare questa situazione senza mettersi a fare indagini o robe varie, ringrazio gli operatori che anche nei momenti più difficili mi sono stati accanto nel limite delle loro possibilità, in particolare ringrazio Antonella Rampino, Giovanna Casadio, Stefano Folli, Stella Pende , pochissimi altri ,oltre che la stampa straniera. A tutti coloro che in Italia e altrove affrontano questa o altre prove voglio solamente dire che dobbiamo tutti sforzarci di essere persone e di voler vivere liberi fino alla fine, insomma io non sono il mio tumore e voi neppure siete la vostra malattia, dobbiamo solamente pensare che siamo persone che affrontano una sfida che è capitata. Infine agli ascoltatori, come ho detto dovrò ridurre le mie attività ma spero che il vostro affetto e incoraggiamento si trasformino in iscrizioni ai radicali e al Partito Radicale, che possono essere simpatici o meno, non li avete mai apprezzati moltissimo, ma forse è arrivato il momento di dirvi che le battaglie che portiamo avanti, che portano avanti, magari oggi sembrano marginali ma invece sono fondamentali per la vita di tutti e per la democrazia, in particolare in questo momento così difficile per il mondo. Vi ringrazio tutti quanti e spero che magari per una volta mi ascoltiate sul serio, grazie ancora, buon giorno e buon anno a tutti».
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