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Terrorismo: in Italia rafforzata vigilanza su obiettivi sensibili. Allerta per redazioni

I luoghi controllati dalla polizia. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 8 GEN. (AGI) - "Rafforzare le misure di vigilanza e di prevenzione" su tutti gli obiettivi sensibili. E' la raccomandazione rivolta dal Viminale a prefetti e questori di tutta Italia con una circolare emanata subito dopo l'attacco a Charlie Hebdo. A quanto si apprende, la direttiva - dopo la ricostruzione di quanto accaduto a Parigi - sensibilizza le autorita' provinciali di sicurezza ad adottare le opportune iniziative a protezione e tutela di tutte le sedi istituzionali presenti sul territorio di competenza, con particolare riferimento a quelle francesi, statunitensi ed ebraiche. Attenzione anche alle redazioni dei giornali e dei mezzi di comunicazione in genere. "Abbiamo un livello di allerta elevatissimo benche' non ci sia nessuna traccia concreta di un segnale specifico organizzativo di eventuali attentati". Lo ha detto intervenendo a Porta a Porta il ministro dell'Interno Angelino Alfano in riferimento all'attacco a Charlie Hebdo. "Abbiamo rafforzato le misure di protezione - ha ricordato Alfano - tutti gli obiettivi possibili sono presidiati, in particolare quelli francesi, americani ed ebraici. Stiamo dando il meglio di noi stessi". "Siamo di fronte ad una sfida immane, grandissima" per affrontare la quale "c'e' bisogno non di parole razziste ma di lucidita' e di una strategia chiara: le posizioni estremiste alimentano odio e reazioni a catena", ha concluso il ministro dell'Interno. 

Strage Parigi: premier Valls, 'numerosi arresti nella notte' 

Parigi, 8 gen. - Il premier francese, Manuel Valls, ha annunciato all'emittente Rtl che nella notte sono stati compiuti "numerosi arresti" nell'ambito dell'inchiesta sul massacro al settimanale satirico francese, Charlie Hebdo. Il premier ha aggiunto che i due fratelli sospettati, che non sono ancora stati trovati, erano noti ai servizi di intelligence e che "senza dubbio" erano seguiti prima dell'attacco: "I servizi segreti li conoscevano e per questo li seguivano". Secondo una fonte della polizia, sono state fermate sette persone. Sono sette le persone fermate nell'ambito dell'inchiesta in Francia dopo il massacro nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo. Lo ha reso noto il ministro dell'Interno. "Sette persone", ha risposto il ministro, Bernard Cazeneuve, rispondendo a una domanda dell'emittente radiofonica Europe 1 sul numero delle persone in stato di fermo. Secondo una fonte giudiziaria, le sette persone, uomini e donne, appartengono all'entourage dei due fratelli identificati come i presunti autori dell'attacco e tuttora in fuga. I sette sono gia' stati interrogati.





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