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Acquaviva delle fonti (Ba). Spaccia in piazza. Arrestato dai cc. [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]

La droga sequestrata. (foto cc.) ndr.

di Redazione

ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA), 10 FEB. - I Carabinieri della Stazione di Acquaviva delle Fonti hanno arrestato un 26enne incensurato del luogo ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio antidroga effettuato in Piazza Castellaneta i militari hanno sorpreso e bloccato il giovane dopo che lo stesso aveva ceduto una dose di marijuana ad un tossicodipendente del posto segnalato all’Autorità Amministrativa quale consumatore di droga. La successiva perquisizione personale e domiciliare ha consentito di rinvenire ulteriori 40 grammi della stessa sostanza sottoposti a sequestro unitamente a 25 euro in contanti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari il giovane è stato collocato ai domiciliari. 

BARI: GUERRA DI MAFIA PER IL CONTROLLO DEL MERCATO DELLA DROGA E DELLE ESTORSIONI NELL’HINTERLAND BARESE. CARABINIERI E POLIZIA ESEGUONO ARRESTI SU ORDINE DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI BARI A CARICO DI APPARTENENTI AI CLAN MAFIOSI LOCALI, ACCUSATI DI TRAFFICO DI DROGA, ESTORSIONE E DETENZIONE DI ARMI

E’ in corso dalle prime luci dell’alba a Bari un blitz congiunto della Polizia di Stato e dei Carabinieri del Comando Provinciale che stanno dando esecuzione a diverse misure cautelari in carcere emesse dal Giudice per le Indagini preliminari di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Le indagini, svolte congiuntamente dai Carabinieri (Reparto Operativo di Bari e Compagnia di Triggiano) e dalla Polizia di Stato (Squadra Mobile), sono state avviate all’indomani dell’efferato omicidio di RIZZO Mario, avvenuto a Rutigliano, cittadina dell’hinterland barese, dove l’uomo fu freddato all’interno di un bar del centro con diversi colpi alla testa. Subito è emerso uno scenario da Risiko, con il feroce clan mafioso barese dei CAMPANALE all’attacco dei più deboli clan del sud della provincia. Prima il tentativo di negoziare un accordo con in clan locali per spartirsi il mercato di droga ed estorsioni, poi il brutale omicidio di RIZZO Mario, colpevole di aver rifiutato di piegarsi ai “baresi” e di aver persino umiliato un luogotenente dei CAMPANALE, oggi arrestato, picchiato e fatto inginocchiare in pubblico, pistola alla tempia, simulando un’esecuzione. L’omicidio ha spianato la strada alla conquista barese, alcuni clan dell’hinterland si sono alleati con i cittadini per dominare i gruppi meno forti ed imporsi per dominio del traffico di droga ed estorsioni. Forse per ritorsione, i primi taglieggiati sono stati proprio gli imprenditori del territorio controllato dal defunto RIZZO, tra cui anche un’impresa di pompe funebri.







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