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Bari. Sequestrati 45.300 chilogrammi di prodotti petroliferi – denunciati quattro soggetti dalla Gdf

Sequestro di prodotti petroliferi. (foto com.) ndr.

di Redazione

BARI, 4 FEB. - Il Porto di Bari continua a rivelarsi un importante crocevia per i traffici illeciti. Infatti, proprio in questi giorni, è stato effettuato un maxi-sequestro di prodotto dichiarato “olio lubrificante”, le cui analisi, invece, hanno permesso di stabilire che si trattava di una sostanza idonea ad essere utilizzata, opportunamente miscelata, come carburante per autotrazione. Il liquido, contenuto in nr. 52 cisterne in plastica, che non si esclude fossero dirette ad operatori senza scrupoli i quali lo avrebbero immesso in commercio in danno di ignari automobilisti (con gravi rischi per il funzionamento dei motori), è stato scoperto, nel corso di una mirata operazione di servizio, condotta congiuntamente dai Finanzieri del Gruppo Bari e da funzionari del locale Servizio di Vigilanza Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a bordo di due autoarticolati appena sbarcati dalla motonave “Sveti Stefan” proveniente dal Montenegro. Secondo la documentazione doganale esibita dagli autisti, il carico era proveniente dalla Lituania con destinazione finale Malta. In realtà, gli accertamenti eseguiti hanno fatto emergere che la società speditrice non era abilitata alla commercializzazione di prodotti petroliferi, mentre quella destinataria era, addirittura, inesistente. L’operazione si è conclusa con il sequestro del cd. “olio lubrificante” e dei due autoarticolati, nonché con la denuncia all’A.G. di quattro cittadini slovacchi (autisti dei due mezzi) per falso ideologico e per essersi sottratti all’accertamento e al pagamento dell’imposta dovuta.





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