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Bisceglie (Bat). Tentano furto di cavi in rame in azienda in disuso. Arrestati dai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Una 'gazzella' dei cc. di Bisceglie. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BISCEGLIE (BT), 23 FEB. - I Carabinieri della Tenenza di Bisceglie hanno arrestato un 26enne e un 33enne del luogo, già noti alle Forze dell’Ordine, ritenuti responsabili di tentato furto aggravato. I due sono stati notati in un’area rurale mentre armeggiavano all’interno di un capannone in disuso da una pattuglia della locale Polizia Municipale. Una telefonata al numero di emergenza “112” ha consentito l’immediato intervento dei carabinieri che hanno bloccato e tratto in arresto i due prima che potessero darsi alla fuga per le campagne circostanti. Il successivo controllo all’interno della struttura ha permesso di appurare che i due stavano estraendo cavi in rame dall’impianto elettrico a parete del capannone. Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati collocati ai domiciliari. 

BISCEGLIE (BT): COLTELLO ALLA MANO, INFRANGE IL FINESTRINO DELL’AUTO E RAPINA COPPIETTA. IDENTIFCATO DAI CARABINIERI 

Si erano appartati a bordo della loro auto quando sono stati improvvisamente raggiunti da due malfattori di cui uno armato di coltello che, dopo aver infranto il finestrino dell’auto, si sono impossessati di pochi euro, dei telefoni cellulari e di una carta postepay. Uno di questi è stato identificato ed è finito in manette. Si tratta di un 38enne di Bisceglie, già noto alle Forze dell’Ordine, arrestato dai carabinieri della locale Tenenza in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica per rapina aggravata e lesioni personali. I fatti risalgono ad una sera di metà maggio dello scorso anno. Le vittime, un 27enne e una 24enne del luogo, si erano appartate a bordo della loro auto in località “Pantano” di Bisceglie quando si sono viste improvvisamente aggredire da due malviventi giunti sul posto a bordo di una Mercedes. Uno di essi è sceso dal mezzo e, dopo aver infranto un finestrino e ferito ad una mano una delle vittime, sotto la minaccia di un coltello si è fatto consegnare i loro effetti personali per poi dileguarsi a bordo dell’auto condotta dal complice. L’attenzione e gli sforzi profusi dagli investigatori hanno consentito di individuare uno dei malfattori che per diversi mesi avrebbe anche utilizzato uno dei telefoni cellulari rapinati. Sul suo conto i militari hanno raccolto numerosi elementi di responsabilità in merito alla rapina commessa consentendo all’A.G. di emettere il provvedimento restrittivo notificato presso la casa circondariale di Trani dove lo stesso si trova già ristretto per altra causa.





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