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Bitonto (Ba). Alla vista dei carabinieri si cala con una fune dal balcone. Arrestato “topo” d’appartamenti [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Il materiale sequestrato. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BITONTO (BA), 19 FEB. - In compagnia di alcuni complici riusciti a dileguarsi si era appena introdotto nell’abitazione di un professionista 58enne di Bitonto facendo razzia di monili in oro e denaro per svariate migliaia di euro ma, dopo essersi calato dal balcone della casa utilizzando una fune è stato bloccato dai Carabinieri che lo hanno trovato in possesso di numerosi arnesi da scasso e un disturbatore di frequenze. E’ accaduto a Bitonto dove i Carabinieri della locale Stazione prontamente intervenuti su segnalazione al numero di emergenza “112” per un furto in atto hanno arrestato, al termine di un inseguimento a piedi durato qualche chilometro, un sorvegliato speciale 36enne del luogo con le accuse di furto aggravato in concorso, intercettazione, impedimento o interruzione di comunicazioni informatiche o telematiche e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. Sottoposto a perquisizione l’uomo è stato trovato in possesso di diversi monili in oro e argento restituiti all’avente diritto e di un grosso cacciavite sottoposto a sequestro. Sul posto i malfattori hanno abbandonato una Lancia Delta con targhe clonate risultata rubata lo scorso 3 gennaio in provincia di Matera. Nel mezzo i militari oltre ad aver trovato le targhe originali hanno rinvenuto una fiamma ossidrica, una flex di grosse dimensioni con dischi in acciaio, delle corde annodate lunghe una quarantina di metri e numerosi arnesi atti allo scasso, una radio ricetrasmittente sintonizzata sulle frequenze delle Forze di Polizia, un apparecchio “Jammer” disturbatore di frequenze, il tutto sottoposto a sequestro. Tratto in arresto l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari. 

I beni immobili sequestrati. (foto cc.) ndr.
ANDRIA (BT): I CARABINIERI NOTIFICANO CONFISCA DEIFINITIVA DI BENI PER UN VALORE DI 500MILA EURO 

I Carabinieri della Compagnia di Andria hanno eseguito un provvedimento che prevede la confisca definitiva di beni di un Sorvegliato Speciale del luogo. Si tratta di Lapenna Giuseppe, 42/enne, coinvolto in procedimenti penali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nei cui confronti il 3.3.2011 era stata eseguita una Misura di Prevenzione Personale e Patrimoniale emessa dal Tribunale di Trani. Gli accertamenti patrimoniali, eseguiti dai Carabinieri di Andria e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari utilizzando la norma introdotta con il “Pacchetto Sicurezza” che consente di “aggredire” i Patrimoni di tutti i soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose, avevano evidenziato come il proposto nel tempo aveva mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alle proprie reali possibilità economico-finanziarie e capacità reddituali. Lo stesso infatti aveva intestato ai familiari le proprietà acquistate con i proventi di attività delittuose. Le indagini hanno inoltre evidenziato che Lapenna Giuseppe aveva sempre dichiarato redditi imponibili nulli ovvero ai limiti della soglia di povertà, a conferma della palese sproporzione tra quanto dichiarato rispetto al valore economico dei beni sottoposti a sequestro. Il provvedimento di confisca eseguito nella giornata di oggi ed emesso dalla Corte di Cassazione, confermando sia il dispositivo di I° grado emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trani sia quello di II° emesso dalla Corte d’Appello di Bari, riguarda una villa di lusso con piscina ubicata in c.da Montevitolo (comprensiva degli arredi, elettrodomestici, impianti tecnologici in genere, suppellettili di pregio, monili in oro, gioielli, orologi e beni di altre utilità) nonché 2 moto/autoveicoli. L’intero patrimonio confiscato, del valore di circa 500 mila euro, già affidato all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la gestione dei Beni confiscati alla criminalità organizzata con sede in Reggio Calabria, è entrato a far parte del patrimonio dello Stato. 

Le armi sequestrate. (foto cc.) ndr.
BARI E PROVINCIA: DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI. IL BILANCIO DEI CONTROLLI ESEGUITI DAI CARABINIERI DA INIZIO ANNO 

E’ di 9 arresti, 10 denunce in stato di libertà, 6 pistole semiautomatiche, 3 revolver, 9 fucili, 14 ordigni artigianali, 700 grammi di esplosivo, 1 balestra e circa 1000 cartucce di vario calibro sequestrati il bilancio di mirati servizi attuati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari finalizzati a contrastare le violazioni in materia di armi nel capoluogo e in tutta la Provincia allo scopo di sottrarre alla criminalità “strumenti” utili alla commissione di reati, primi fra tutti quelli predatori. All’attività, in più occasioni, hanno anche partecipato unità cinofile specializzate per la ricerca di armi ed esplosivi. I dati si riferiscono ad operazioni e sequestri effettuati dai Carabinieri dall’inizio del 2015 in abitazioni, veicoli, esercizi pubblici o nel corso di perquisizioni a soggetti di interesse operativo e sottoposti a misure restrittive. L’attività è stata estesa anche alla verifica della corretta detenzione e custodia delle armi legalmente detenute all’interno delle abitazioni da parte dei cittadini. Al riguardo a seguito di controlli sistematici e periodici a tutti i detentori di armi sul territorio, da inizio anno 7 sono state le persone deferite in stato di libertà per detenzione abusiva di armi e munizioni non dichiarate e detenute senza autorizzazione o per omessa denuncia a seguito di trasferimento dell’arma in un altro luogo di detenzione, 4 fucili, 2 pistole e 105 cartucce sottoposte a sequestro. L’obiettivo delle verifiche è stato quello di procedere all’accertamento della corretta modalità di detenzione e custodia delle armi da sparo da parte dei cittadini che hanno denunciato il possesso di armi, al fine di scongiurare che le stesse possano essere facilmente accessibili da parte di persone che non ne abbiano titolo e in particolare per evitare che possano essere facilmente utilizzate come gioco da parte di ignari bambini. Il tutto, quindi, per scongiurare incidenti con esiti drammatici per l’incauto maneggio. L’invito del Comandante Provinciale dei Carabinieri, rivolto a tutti i detentori di armi, pertanto, è quello di custodirle in luoghi sicuri ed evitare che le stesse possano essere facilmente utilizzate da chi non ne abbia titolo o asportate nel corso di eventuali furti in abitazione. Il tutto in linea anche con le vigenti disposizioni di legge secondo cui “la custodia delle armi deve avvenire secondo un dovere di massima diligenza, valutato in base alla possibilità che altri soggetti diversi dal detentore possano venirne in possesso” (art. 20 della legge 110/1975). I controlli continueranno per tutto il 2015. L’invito ancora è quello di rivolgersi alle locali Stazioni Carabinieri o alla Questura per regolarizzare eventuali situazioni possessorie, soprattutto nel caso di eredità di armi per il decesso di familiari. 

ALTAMURA (BA): DETENEVA OLTRE 100 GRAMMI DI COCAINA, MARIJUANA ED HASHISH. ARRESTATO DAI CC. 

I Carabinieri della Compagnia di Altamura hanno arrestato un 47enne del luogo ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine di una perquisizione domiciliare effettuata con l’ausilio di una unità cinofila antidroga del Nucleo Carabinieri di Modugno i militari hanno trovato 47 dosi di marijuana, 22 di cocaina 3 di hashish, per un peso complessivo di 107 grammi sottoposti a sequestro unitamente ad un’agenda riportante nominativi e dati degli acquirenti e 470 euro in contanti. Tratto in arresto l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato trattenuto in attesa di essere sottoposto a rito direttissimo.





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