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Caos Fi: Fitto non molla, "siamo in 40, daremo battaglia"

Raffaele Fitto. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 5 FEB. (AGI) - "Porre delle questioni politiche all'interno di un partito non significa uscirne". Cosi' Raffaele Fitto, esponente di Forza Italia, a Radio anch'io. "Noi poniamo due grandi temi: il primo e' quello della linea politica, non siamo piu' percepiti come opposizione a questo governo, non rappresentiamo una fetta importante di societa' che abbiamo rappresentato in questi anni e il non voto e il calo dei consensi ne sono una dimostrazione. Sul tema delle riforme stiamo gestendo la situazione in maniera sbagliata. Il patto dei contraenti deve essere basato su un confronto reale. Non si puo' continuare con le nomine dall'alto nel partito, ma bisogno mettere in campo un meccanismo chiaro di legittimazione dal basso. Io penso che non ci sia una personalizzazione dello scontro: ho stima di tutti quelli che hanno responsabilita' all'interno del partito. Non si puo' fare un po' di opposizione, bisogna essere chiari sulle opposizioni. La legge elettorale e' stato uno dei piu' clamorosi errori, nel merito e nel metodo. A me serve poco a dire 'avevamo ragione', ma e' evidente quello che e' accaduto. Vogliamo continuare con organismi che sono privi di qualsiasi legittimazione statutaria e politica? Questi organismi si sono riuniti nei mesi scorsi per discutere di riforme? No. Io penso che la gran parte dei nostri elettori si sono rifugiati nell'astensione e per questo possiamo recuperarli". Parlando poi a Radio24, Fitto ha affermato: "Siamo in 40, tra deputati e senatori di Forza Italia, a perseguire la nostra battaglia e ad aver votato contro la riforma elettorale e le riforme costituzionali". Quanto al ruolo di Berlusconi in Forza Italia, Fitto ha spiegato: "Berlusconi e' un'icona. e quindi non e' che si mette in discussione l'icona. Si mette in discussione tutto cio' che si fa". "Non possiamo far finta di non vedere cio' che e' accaduto. Abbiamo sbagliato tutto in questa fase, non abbiamo indovinato un solo passaggio politico. Peraltro c'e' stato chi ha cercato di far notare gli errori che si compivano. Penso alla legge elettorale: approvarla con quel metodo, con quei tempi e con quel contenuto penso sia stato un suicidio politico rispetto anche ai passaggi successivi", ha detto Fitto. "Abbiamo sbagliato a cedere - ha aggiunto -. Se Renzi ha posto dei diktat e ha modificato in modo unilaterale la legge elettorale e la riforma costituzionale, noi abbiamo sbagliato a non spostare la discussione nel merito. Sono molto preoccupato del fatto che ci sia una legge elettorale che non ha niente a che vedere con gli obiettivi di partenza di Forza Italia. Anche sulle riforme costituzionali non c'e' una contrarieta', ma questa riforma costituzionale trasforma il Senato in un dopo-lavoro per i consiglieri regionali, non superando il bicameralismo. Allora perche' non prendere in considerazione la nostra proposta che sopprime in modo secco il Senato e che mette nelle condizioni per avere un monocameralismo netto? Bisogna entrare nel merito".





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