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Estero. Ucraina: Lavrov, "minaccia sanzioni Usa-Ue e' la prova che non vogliono tregua"

Immagine del vertice in Ucraina. (foto Agi) ndr.

di Redazione

MOSCA, 26 FEB. (AGI) - La minaccia di nuove sanzioni da parte degli Usa e dell'Ue contro Mosca dimostrano che non non c'e' la volonta' di attuare gli accordi di Minsk sul cessate il fuoco nelle regioni orientali e separatiste ucraine. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov: "Dietro queste dichiarazione c'e' il rifiuto di queste figure, questi rilevanti Paesi, gli Usa e l'Ue, di fare in modo che venga applicato quanto concordato a Minsk il 12 febbraio scorso", ha detto il capo della diplomazia russa riferendosi all'accordo a 4 sottoscritto da Vladimir Putin, Petro Prosohenko, Francois Hollande e Angela Merkel. La Russia ritiene irrealistiche le condizioni poste dall'Ucraina per il ritiro delle armi pesanti dal fronte nell'Est del Paese. E' quanto continua a spiegare il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov in conferenza stampa. "Le condizioni che sono state poste (da Usa e Ue) sono di fatto ridicole e supportano in pieno il punto di vista delle autorita' di Kiev, le quali, come sapete, hanno dichiarato che inizieranno il ritiro delle armi pesanti solo se per uno o due giorni reggera' il cessate il fuoco, senza sparare un solo colpo". "Tutti noi capiamo perfettamente che non esistono tregue e cessate il fuoco ideali", ha sottolineato. Lavrov ha poi riferito che durante l'ultimo incontro a Parigi dei ministri del Quartetto Normandia, "anche il collega tedesco ha concordato pienamente che finche' non iniziera' il ritiro delle armi pesanti, i rischi di incidenti saranno senza misura piu' alti".





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