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Foggia. La Destra manifesta in ricordo dei Martiri delle Foibe

Il monumento in Piazza dei Martiri Triestini a Foggia. (foto) ndr.

di Redazione

FOGGIA, 8 FEB. - Sarà una giornata nel e per il ricordo, non politica. Il 10 febbraio 2015 in Piazza dei Martiri Triestini, dietro il Municipio, a Foggia, alle ore 12, la Segreteria Cittadina di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, di Foggia, ha indetto una manifestazione per commemorare le vittime dell’eccidio delle foibe. la giornata vedrà anche la manifestazione del movimento politico Forza Nuova e l’associazione giovanile Lotta Studentesca, sempre in Piazza dei Martiri Triestini, a partire dalle ore 19 e fino alle ore 20:30.
Negli anni drammatici al termine del secondo grande conflitto bellico sono stati torturati e uccisi migliaia di esseri umani a Trieste e nell’Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. L’altipiano carsico delle “Foibe” divenne una delle pagine più tristi della storia del secolo scorso. Le voragini naturali divennero la tomba di 350.000 italiani, istriani, fiumani, giuliani e dalmati, il cui unico torto era quello di opporsi all’espansionismo comunista slavo del Maresciallo Tito. “L’odio manifestato allora in un’azione dai tragici connotati di “pulizia etnica” non deve essere dimenticato.” Durante la prima cerimonia sarà deposta una corona di fiori sul Monumento e saranno liberati in volo dei palloncini tricolore.
«Questa vera e propria pulizia etnica che costò la vita a decine di migliaia di italiani -affermano il movimento politico Forza Nuova e l’associazione giovanile Lotta Studentesca-. Per decenni è stata volutamente occultata dalla vulgata resistenziale, dalla cultura e dalla storiografia ufficiale, solo da qualche anno timidamente a livello istituzionale nazionale e locale questa data è stata ritenuta degna di essere ricordata, per cui ci teniamo lontani dalle fredde celebrazioni istituzionali, e ricorderemo i nostri caduti a modo nostro, oltre che con la deposizione di un cuscino di fiori, anche con un presente, rabbioso e partecipato, lo grideranno come ogni anno i nostri studenti,operai,disoccupati,precari,pensionati,ovvero gli infoibati odierni, vittime di un sistema falsamente democratico, che non da futuro alle generazioni a venire. Ricordiamo nella poco rispettabile tradizione della repubblichetta italica l’eterno servilismo tributato a colui il quale fu il mandante della pulizia etnica, ovvero Tito, a cui il presidente della repubblica Saragat diede l’onorificenza di cavaliere di gran croce, e ricordiamo anche la bara di Tito che fu onorata e baciata dall’allora presidente Pertini, forse che i due ineffabili ex presidenti della Repubblica nel frattempo passati a miglior vita intendessero ringraziare il maresciallo slavo, a loro il nostro disprezzo a costo di beccarci una denuncia per vilipesa offesa a defunti capi di stato, reato che immaginiamo non esista, ma se pur esistesse, ne correremmo volentieri il rischio».




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