Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Pd cerca nuovi 'responsabili', feeling con Scelta Civica

Matteo Renzi. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 6 FEB. (AGI) - "Ho molto apprezzato il contributo leale arrivato dai senatori del gruppo di Scelta Civica sia sul cammino delle riforme istituzionali ed economiche sia in occasione della elezione del Capo dello Stato". Matteo Renzi guarda avanti, parte dagli episodi piu' recenti e spiega che questo feeling si muove "nel segno di una condivisione che puo' andare oltre queste importanti circostanze e individuare un approdo comune e un comune cammino per il cambiamento dell'Italia nel segno di quelle riforme che sono nel dna del Pd e di Scelta civica". Insomma, ieri sera il segretario Pd ha messo in chiaro quello che Debora Serracchiani in mattinata aveva anticipato: in caso di reale rottura del patto del Nazareno, Palazzo Chigi, in sostanza, confida nel soccorso dei 'nuovi responsabili' per portare avanti innanzitutto l'Italicum e poi le riforme costituzionali. Maurizio Lupi le aveva risposto a stretto giro. "Serve una maggioranza vera e politica", dice il ministro ricordando che "la lezione del governo Berlusconi" la cui azione "fu rallentata" perche' ad un certo punto "stava in piedi grazie ad un gruppo di responsabili" deve "servire a tutti. A noi e' servita". In altre parole, e' il messaggio che arriva dall'influente esponente Ncd, "di responsabili "quel governo" e' morto e "le maggioranze stanno in piedi su riforme e contenuti". Riforme, appunto. "L'Italicum non sara' modificato", mette in chiaro il renziano Andrea Marcucci mentre gia' si agitano anche nella minoranza Pd tutti coloro che non hanno smesso di sperare in alcune modiche. A dar loro voce e' Vannino Chiti che spiega: "Per me oggi come ieri le riforme restano indispensabili ma si puo' e si deve farle bene: resto convinto che sia contraddittoria e non efficace la strada scelta per superare il bicameralismo paritario; sono persuaso che non si possa lasciare ai cittadini italiani la possibilita' di scegliere solo una minoranza di deputati. Correggere queste impostazioni si puo' e a mio avviso si dovrebbe, con o senza Forza Italia". Insomma, il fronte e' doppio, per Matteo Renzi, che intende portare a casa le riforme avviate e nuovamente non esclude di usare il metodo del doppio forno, se non del triplo. Ieri ha incontrato Angelino Alfano, per un incontro che viene definito positivo e che pare rinsaldare la maggioranza di governo. Per l'elezione di Sergio Mattarella ha ricompattato il Pd. Non dispera di riportare Silvio Berlusconi sulla via del Nazareno. E intanto cerca voti in Parlamento tra le forze in tensione per gli strappi della scorsa settimana. Nel frattempo Forza Italia continua nelle sue riflessioni dopo le fibrillazioni dei giorni scorsi, che hanno portato all'altola' di mercledi' al premier sul patto del Nazareno. Raffaele Fitto non demorde e annuncia: "Siamo in 40, tra deputati e senatori di Forza Italia, a perseguire la nostra battaglia e ad aver votato contro la riforma elettorale e le riforme costituzionali".





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento