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Bari. Incastrati dai falchi per rapina aggravata [CRONACA DELLA P.S ALL'INTERNO]

I 'Falchi' della P.S. arrestano due pregiudicati. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 4 MAR. - Nella mattinata di ieri, a Bari, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di GESUITO Claudio di anni 29 e SOLITARIO Francesco di anni 22, entrambi con precedenti di polizia, ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso e, per il solo Gesuito, anche della violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di p.s. L’attività d’indagine, condotta dal personale della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso (Falchi), supportata dalle immagini di alcune telecamere e dall’individuazione fotografica, ha consentito di raccogliere concreti elementi di responsabilità nei confronti dei destinatari del provvedimento cautelare che, il 29 novembre scorso, nei pressi di un supermercato del quartiere Japigia, a bordo di un motociclo, si sono avvicinati all’autovettura di due anziani coniugi che stavano riponendo in macchina le buste della spesa e, con mossa repentina, si sono impossessati della borsa che la donna aveva momentaneamente appoggiato sul sedile anteriore, contenente la somma di 300 euro, occhiali da vista e documenti. Il coniuge settantacinquenne è riuscito ad afferrare la borsa senza tuttavia recuperarla in quanto a seguito di una breve colluttazione è stato scaraventato a terra, riportando diverse escoriazioni medicate sul posto dal personale del 118 intervenuto, che prestava assistenza anche alla donna colta da malore. All’intera dinamica aveva assistito un Ispettore della Polizia Municipale, impegnato alla vigilanza dell’uscita degli alunni da un plesso scolastico del quartiere, che oltre a rilevare il numero di targa del mezzo utilizzato ai rapinatori, – intestato alla madre di uno degli arrestati -, aveva nell’occasione afferrato il braccio di uno dei due ma era stato costretto a mollare la presa in quanto colpito al petto da un pugno. 

MINACCE ALL’EX FIDANZATA: DENUNCIATO 

Ieri notte, a Bari la Polizia di Stato ha denunciato a piede libero due cittadini baresi, per il reato di atti persecutori e per minacce a P.U. A seguito di una richiesta di aiuto giunta al 113, i poliziotti si sono portati a Mungivacca dove una donna riferiva di essere stata minacciata dal suo ex fidanzato, che già in passato aveva posto in essere nei suoi confronti atti persecutori ed intimidatori, anche armato di una pistola. La donna, che si trovava in compagnia di un amico, riferiva di essere stata appena avvicinata dal suo persecutore, il quale le aveva imposto con modi perentori di non frequentare i luoghi dove si erano recati insieme ai tempi della loro relazione. Il personale di polizia fermava quindi l’ex fidanzato della donna, che si trovava all’interno di una autovettura in compagnia di un amico. L’uomo veniva trovato in possesso di una pistola del tipo soft air, priva di tappo rosso che gli veniva sequestrata. L’amico che lo accompagnava veniva denunciato all’A.G. per la condotta aggressiva e minacciosa tenuta nei confronti dei poliziotti nel corso del controllo. 

PRIVO DI ASSICURAZIONE E SENZA PATENTE REAGISCE AGGREDENDO LA POLIZIA 

Nella tarda serata di ieri, sul Lungomare Imperatore Augusto, la Polizia di Stato ha tratto in arresto (e non denunciato a piede libero) per guida senza patente, poiché revocata, oltraggio, minacce gravi a P.U., resistenza a P.U. danneggiamento aggravato e guida di veicolo sprovvisto di copertura assicurativa un automobilista 23enne barese, con precedenti di polizia. L’uomo, fermato per un normale controllo di polizia, ha opposto resistenza e reagito alla richiesta di esibire la patente e la documentazione del veicolo, venendo aiutato da alcuni parenti che nel corso dell’intervento si erano avvicinati cercando di intervenire per fermare gli operanti. Dai primi accertamenti esperiti in strada, è risultato che sul mezzo gravava un fermo amministrativo e che lo stesso circolava sprovvisto di regolare assicurazione. Si è reso quindi necessario proseguire gli atti presso gli uffici di polizia, ma l’uomo ha opposto una decisa resistenza, spintonando e minacciando gli operatori e tirando calci e pugni sulla volante. I poliziotti sono comunque riusciti a portare a termine l’intervento, conclusosi con l’arresto dell’uomo ed il sequestro del mezzo, che è stato posto in giudiziale custodia. Arresto convalidato per direttissima La pena sarà determinata in sede di udienza per il giudizio abbreviato 

IN CARCERE UN GRUPPO DI NIGERIANI: OBBLIGAVANO UNA CONNAZIONALE A PROSTITUIRSI ESTORCENDOLE ANCHE DENARO 

La Polizia di Stato ha eseguito ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta del P.M. titolare delle indagini nei confronti di tre cittadini nigeriani residenti a Bari per i reati di tentata estorsione e lesioni pluriaggravate nei confronti di una connazionale, nel contesto dello sfruttamento della prostituzione gestito dalla malavita nigeriana. Coinvolto anche un quarto nigeriano, già in carcere perché arrestato in flagranza di reato per aggressione. L’ordinanza riguarda due donne, BLESSING Enogieru e Pat OLIHA, rispettivamente di 27 e 46 anni, ed un uomo, non ancora rintracciato ma attivamente ricercato. I poliziotti della Squadra di P.G. del Commissariato di P.S. “Bari Nuova Carrassi” sono giunti all’identificazione del gruppo grazie alla denuncia di una giovane donna, a cui il gruppo estorceva metodicamente denaro per la “protezione” dell’attività di meretricio da lei esercitata nelle zone di Mottola e Massafra. La donna ha cercato in più occasioni di uscire dal giro della prostituzione per dedicarsi a normali attività lavorative ma è stata obbligata dai suoi connazionali a continuare a prostituirsi nelle zone da loro controllate. Il gruppo non ha esitato, in più occasioni, ad aggredire la vittima, con l’intento di appropriarsi di somme di denaro considerate “dovute” per l’esercizio dell’attività di meretricio. Una prima aggressione risale al marzo dell’anno scorso, quando la donna fa una prima denuncia. Ad aprile, viene nuovamente assalita nei pressi della stazione ferroviaria di Bari dai quattro connazionali che, dopo averla bloccata, la colpiscono ripetutamente con calci, pugni e bastonate, oltre a minacciarla con un’ascia. Viene salvata da ulteriori conseguenze solo dall’intervento della Polizia di Stato, che arresta uno degli aggressori, OGEDEBE Jeff, 21 anni, attualmente in carcere. Le denunce della donna sono state la base di partenza di una minuziosa attività investigativa del Commissariato, svolta tra le province di Bari e Taranto, che, con le tradizionali metodologie d’indagine, è riuscita ad individuare gli altri componenti del gruppo ed a raccogliere sufficienti elementi di prova per delineare la gravità dei comportamenti criminali. Sono in corso ulteriori accertamenti sui documenti di identificazione in possesso degli arrestati.





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