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Calcio. Foggia sei gol all’ischia la corsa ai play-off continua

La formazione foggiana. (foto) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 2 MAR. -  Ottava del Girone di Ritorno di Lega Pro, di fronte allo Zaccheria Foggia ed Ischia con obiettivi opposti da difendere e possibilmente da migliorare. Settimo posto per i rossoneri con quarantatre punti ed a cinque lunghezze dalla zona paly-off ancora abbordabile che nelle ultime gare hanno un po’ frenato con tre pari ed una sola vittoria nelle ultime quattro gare, anche se i ragazzi di De Zerbi sono reduci dall’ottima gara disputata all’Arechi tornando a casa con un pareggio importante. Di fronte l’Ischia allenata da Maurizi invischiata nei bassifondi della graduatoria al quartultimo opposto con soli ventidue punti in classifica. Il Foggia è sceso in campo orfano degli squalificati Gigliotti, Agostinone e Quinto, e del lungodegente Gerbo, rischierabile Loiacono che ha scontato le due giornate di squalifica. Rossoneri in campo con il canonico 4-3-3 con Narciso tra i pali, Loiacono e Bencivenga difensori di fascia e coppia centrale inedita composta da Potenza e D’Angelo centrocampo formato da Minotti, che prenderà il posto dello squalificato Quinto nella ruolo di playmaker, Agnelli e D’Allocco. Tridente d’attacco composto da Iemmello punta centrale, Sarno esterno destro e Cavallaro dalla parte opposta. Maurizi ha dovuto rinunciare agli squalificati Bruno ed Armeno, oltre agli infortunati Massimo, Bacio Terracino e Millesi, ma ha recuperato la punta Ciotola. Arbitro della gara il signor Daniel Amabile di Vicenza, coadiuvato dagli assistenti Simone Zanella di Latina e Agostino Maiorano di Rossano.Foggia che parte con il suo gioco fatto di una fitta rete di passaggi che consente molto possesso palla, ma lento al punto tale di consentire all'Ischia di chiudersi bene in difesa. È la caratteristica delle gareinterne del Foggia che contro le squadre di medio bassa classifica ha sempresofferto tanto da perdere punti preziosi con Melfi, Aversa, Barletta e Vigor Lamezia. Sarà l'aria primaverile, ma il ritmo è da partita del giorno di "Pasquetta". Al settimo minuto si affaccia timidamente l'Ischiain area del Foggia, ma la conclusione di Infantino quasi dalla linea di fondoviene deviata in angolo da Potenza. La partita è brutta, De Zerbi si arrabbia ed anche dalla Tribuna arriva qualche fischio all'indirizzo dei rossoneri. La prima azione pericolosa degna di tale nome del Foggia arriva alventiseiesimo con Cavallaro che conquista palla a centrocampo e si invola verso la porta dell'Ischia, ma la sua conclusione in area da posizione decentrata è alta sulla traversa. Al trentaquattresimo la gara si sblocca. Cavallaro viene messo giù in area da Formato e per il signor Amabile e' calcio di rigore e ammonizione per il difensore gialloblù. Dal dischetto va lo specialista Cavallaro che piazza la sfera nell'angolo alto alla destra di Mennella che intuisce ma non può arrivarci. L'Ischia si innervosisce ed attacca a testa bassa cercando il pari, ma prestando il fianco alle ripartenze del Foggia. L'Ischia apre varchi ed il Foggia ne approfitta guadagnandosi un angolo al quarantatresimo che batte Cavallaro servendo palla al centro dell'area dove il bomber del Foggia, Pietro Iemmello, gira a rete piazzando la palla nell'angolo alla destra del portiere campano siglando un gran gol. Finisce due a zero la prima parte della gara dopo un minuto di recupero. Si riparte ed al sesto minuto il Foggia chiude la gara. Iemmello se ne va a rete entra in area e supera anche il portiere, il suo diagonale entrerebbe in area, ma ad un metro dalla porta sul pallone si fionda Sarno che spinge in rete. L'Ischia non c'è più e la partita dopo il terzo gol del Foggia non è più in discussione. Bisogna solo capire numericamente a quanto arriverà il risultato che si arricchisce della quarta rete del Foggia segna di testa da Potenza sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. La palla batte sul palo e quando Mennella la raccoglie la sfera ha già superato la linea di porta. Perde la testa Finizio e commette un falloche gli costa il secondo giallo e la conseguente espulsione. Piove sul bagnato ed il Foggia arriva alla quinta marcatura questa volta grazie ad un autorete di Gervini che colpisce di testa un cross di Bencivenga ingannando il proprio portiere con un pallonetto imprendibile. Chiude il "set" siglando il sesto gol Grea entrato al posto di Potenza che dopo un uno-due con Iemmello fa sedere Mennella e mette in rete. Bollino calcia una punizione al quarantunesimo con palla che supera la traversa, ma non impensierisce Mennella che questa volta blocca la sfera. Non accade più nulla e non c'è, ovviamente recupero. Finisce sei a zero Foggi-Ischia con un risultato che si commenta da solo, ma che non fotografa esattamente una gara che il Foggia ha si meritato di vincere, ma certamente non disputando una delle sue partite migliori. Per i campani, di contro, se davvero la loro forza è quella dimostrata allo Zaccheria le speranze di salvezza sono davvero poche.





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