Cronaca. Rapina in villa: i Carabinieri di Lucera (Fg) arrestano 52enne
LUCERA (FG), 3 MAR. - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lucera hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di PERDONO’ Luigi, 52enne di Foggia, gravemente indiziato di essere l’autore di una rapina in villa ai danni di due coniugi di Lucera.
Nella tarda serata del 13 luglio scorso, infatti, un noto avvocato lucerino e sua moglie subirono un grave ed inquietante episodio di criminalità predatoria. I due, rincasando, appena aperta la porta di casa, venivano aggrediti da tre malviventi, travisati, di cui uno armato di pistola, che spingevano a terra l’uomo e mentre la moglie veniva trattenuta con forza da uno dei rapinatori, un altro, costringendo il marito con la faccia a terra, gli intimava di consegnargli le chiavi della cassaforte e di rivelargli la combinazione, se voleva evitare problemi alla moglie. L’uomo rispondeva di non possedere le chiavi della cassaforte cercando di fargli capire, terrorizzato, che la combinazione era conosciuta solo da quest’ultima.
I malviventi, quindi, conducevano con la forza i proprietari nel salone, costringendoli a mettere le mani sul tavolo e a tenere la testa abbassata, minacciandoli di morte con la pistola, se non avessero aperto la cassaforte.
Conducevano, quindi, i due coniugi nella tavernetta dove si trova la cassaforte, costringendo la donna ad aprirla. I rapinatori asportavano tutti gli oggetti preziosi (orologi, monili in oro, collane di perle) contenuti all’interno, per un valore di circa 600.000 euro, si facevano consegnare anche tutto il denaro contante che i proprietari avevano nei portafogli e si dileguavano, dopo aver fatto sedere i rapinati con le mani su un tavolo e averli minacciati che se si fossero alzati li avrebbero sparato. I due coniugi, avuta la certezza che i rapinatori erano andati via, chiamavano i Carabinieri.
All’esito di accurato sopralluogo effettuato dai militari, emergeva che i malviventi avevano forzato la porta d’ingresso posta lungo la recinzione del complesso abitativo, tagliato con un flessibile le cerniere della porta in ferro a protezione di quella attraverso cui si accede al salone ed infrangendo la vetrata di quest’ultima porta, avevano avuto accesso all’abitazione. Avevano aspettato, quindi, il ritorno dei proprietari per costringerli ad aprire la cassaforte.
Inoltre, nel corso di attenta e particolareggiata ispezione dei luoghi, i Carabinieri rinvenivano tracce utili per una comparazione biologica, verosimilmente riconducibili a taluno dei rapinatori.
L’accertamento tecnico condotto dal RIS di Roma sui reperti dava esito positivo, in quanto si riscontrava un’identità precisa rispetto a un profilo genetico già in passato attribuito a PERDONO’ Luigi.
Sulla base di tali risultanze di indagine acquisite dai Carabinieri e su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, il G.I.P. del Tribunale, ravvisando i gravi indizi di colpevolezza e l’esigenza cautelare della massima misura di custodia, ne disponeva la cattura e conseguente traduzione presso la casa circondariale di Foggia.
Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi finalizzati a recuperare la refurtiva e individuare i complici che avevano preso parte all’azione predatoria.
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