Foggia. Antiracket, il modello “Ultimo” non sa da fare
TORREMAGGIORE (FG), 11 MAR. - Vi ricordate che avevamo interrotto l’attività associativa per le dimissione del presidente? Ebbene, l’Associazione Onlus Antiracket Capitano Ultimo ha rinnovato il proprio Consiglio Direttivo e dal 28 febbraio 2015 ha ripreso l’attività associativa, con sede sempre a Torremaggiore ma in altro domicilio. Per cui, chi volesse contattarci, chi ha bisogno del nostro aiuto, del nostro supporto, o semplicemente di una voce e mano amica, non esiti a mettersi in contatto: noi ci siamo e operiamo, interveniamo, aiutiamo, accompagniamo, supportiamo.
Congiuntamente torna a scrivere, a far conoscere i fatti, non le parole. Lo fa nel suo stile, senza peli sulla lingua, rivolgendosi direttamente al mittente. Questa volta replica al tanto pubblicizzato, spesso enfatizzato mediaticamente, “modello Ercolano”, quello cosiddetto della “legalità conveniente”. Sinteticamente, come giusto debba essere per la cronaca e la libera scelta di chi tende la mano per un aiuto, il modello prevede sgravi fiscali per 5 anni a favore di commercianti e imprenditori che denunciano gli estorsori, per chi decide di combattere un sopruso, accompagnati da protocolli d’intesa con gli istituti di credito per congelare le esposizioni di chi denuncia il racket e prestare le garanzie necessarie a rilanciare l’attività imprenditoriale.
Non c’è che dire, tutte splendide iniziative che trovano risonanza mediatica ed interesse sociale. Peccato che quell’interesse si evidenzi proprio in questo periodo, quello pre-elettorale. Un interesse dapprima captato e poi pubblicizzato, per ora, dal Partito Democratico, quindi propaganda politica. La stessa che avrebbe potuto prender piede in altri ambiti politici se all’apice del “modello” vi fosse stato un esponente di spicco di un altro partito. Leggiamo a mezzo stampa che al Comune di Foggia, sia il PD, sia alcuni esponenti della minoranza politica del gruppo consiliare, hanno depositato una loro proposta per la legalità urbana. Lo hanno fatto congiuntamente al “modello Ercolano”. Le loro proposte pro-legalità sono: attivazione della Consulta della Legalità con relativa attuazione del suo regolamento, l’istituzione della Commissione consiliare d’indagine sulla piena e trasparente attuazione delle norme relative agli appalti pubblici, l’adozione della “white list” dei fornitori del Comune per garantire una corsia preferenziale alle imprese che denunciano estorsori ed usura, l’istituzione del Nucleo di Polizia Municipale per la Sicurezza urbana composto da squadre specializzate in diversi tipi di violazioni come quelle edili, commerciali, etc…, l’introduzione di incentivi fiscali agli esercizi commerciali che “sfrattano” le slot machine dai propri locali, la promozione di protocolli d’intesa con gli istituti di credito per congelare le esposizioni degli imprenditori che denunciano estorsori ed usurai e per prestare garanzie utili rilanciare l’attività imprenditoriale.
Tutte richieste, come quelle sulle slot machine, che in gran parte sono comprese nel nostro Piano Antiracket e anti Soprusi consegnato anche nella mani del Prefetto di Foggia, senza aver ricevuto mai una risposta e preferendo “l’intavolata compagnia” di altre associazioni più blasonate e mediaticamente presenti. Un piano che andrebbe per lo meno letto e che noi volentieri lo mettiamo a disposizione di tutti, per discuterlo, per ampliarlo, per revisionarlo, per renderlo parte di altri piani.
Tuttavia noi dell’Associazione Onlus Antiracket Capitano Ultimo gran parte di quelle proposte, nel caso del “modello Ercolano”, le avevamo presentate a Torremaggiore, nella Sala del Trono del Castello per essere precisi, già in data 18 Dicembre 2014, alla presenza di alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine e istituzionali, tra cui il “reggente” Sindaco di Torremaggiore, dott. Costanzo di Iorio. Ebbene, diciamo meglio purtroppo o male, quel giorno si pronunciarono tutti con un unanime verdetto: il “modello Ultimo non sa da fare” perché di difficile attuazione specie per la realizzazione di una sezione speciale della Polizia Locale che l’Antiracket chiamò col nome di “Sezione Zero”. La stampa era presente, prendendo atto di un comportamento abnorme nei nostri confronti, scrivendo che alle richieste degli associati gli intervenuti replicavano tergiversando alle domande e spesso negando l’evidenza di fatti già compiuti.
Oggi, la nostra risposta è confrontiamoci. Lo rivolgiamo a quella gente “istituzionalmente e politicamente eletta, funzionale, riconosciuta per compiti pubblici e di ordine pubblico”. Voi se intendete diffondere un messaggio di nuove scelte e siete aperti ad ogni confronto con chiunque, non abbiate la presunzione di imporre vostri modelli, sistemi, scelte. Abbiate l’umiltà di sedervi con noi intorno a un tavolo e dialogare, decidere apertamente su come operare e con quale mezzo e strumento. Noi dell’associazione abbiamo voglia di confrontarci su tali problematiche riguardanti la Sicurezza Urbana; lo vogliamo fare con Voi, come da sempre richiesto, con S.E. il Prefetto di Foggia, che non risponde alle nostre continue richieste di audizione. Con la gente già lo facciamo noi, incontrandola e maggiormente rispondendo alle loro richieste di ascolto e aiuto, e ne sono tante, spesso tragiche e non conosciute per ovvie ragioni di sicurezza.
Nondimeno, lasciateci concludere con un appunto fatto ben volentieri. Parlare di “legalità conveniente” appare quasi come denunciare diventi una merce di scambio per ottenere benefici personali. Per noi il concetto, a prescindere e che deve trasparire, è che denunciare conviene in primis a se stessi e poi a tutto ciò che ruota intorno ad una società civile. E ciò dev’essere compiuto semplicemente per un senso civico e morale e non per trarne dei benefici economici. Del resto chi denuncia fa un favore a se stesso: quindi, perché premiarlo? Finché vige questo stereotipo del dare e avere, avremo sempre e comunque perso. Noi rimaniamo della convinzione che ogni profitto ottenuto da un piano antiracket debba essere di dominio pubblico, per aiutare l’estorto, il vessato, chi chiede aiuto e, come sempre facciamo noi, il povero, l’umile, chi è senza dimora, senza cibo né vestiti.
Antiracket Capitano Ultimo
Chiamaci al cell. 324.6608367
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