Il Corpo Forestale dello Stato sequestra manufatti abusivi in zona protetta
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I manufatti sequestrati. (foto CfS) ndr. |
di Redazione
BARI, 25 MAR. - Il Corpo Forestale dello Stato - Comando Stazione di Manduria ha posto sotto sequestro opere edilizie costruite in assenza di autorizzazione all’interno di un’area protetta.
I fatti sono avvenuti all’interno della “Salina Monaci”, in agro di Manduria, in un’area sottoposta a vincolo in quanto ricadente nell’ambito delle “Riserve Naturali regionali Orientate del Litorale Tarantino”, oltre che compresa nella fascia costiera.
Il committente dei lavori, F.S., ha riferito di aver fatto eseguire delle opere in cemento riguardanti la recinzione di una villetta risultata di proprietà della moglie, a suo dire ignara; dette opere abusive sono consistite nella realizzazione di opere in cemento come quattro pilastrini in corrispondenza di due varchi di accesso all’area di pertinenza esterna dell’abitazione, di un cordolo di conci in tufo realizzato esternamente alla recinzione del fabbricato e di un tratto di muro realizzato in conci di tufo e cemento.
L’intervento dei Forestali ha posto sotto sequestro le opere suddette, deferendo all’Autorità Giudiziaria il committente dei lavori per violazione delle normative inerenti l’attività edilizia e di quelle relative alle aree protette.
Nel primo caso il capo di imputazione contestato è l’art. 44 del D.P.R. 380/2001 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, che commina sanzioni penali per chiunque esegua interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difformità o in assenza del permesso.
Per la violazione delle norme che tutelano le aree vincolate è stato violato il D.Lgs. 42/2004 (“Codice dei beni culturali e del paesaggio”) che prevede sanzioni (arresto e ammenda) per chiunque, senza la prescritta autorizzazione o in difformità di essa, esegua lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici.
In un ambiente come il nostro, molto antropizzato e sempre più impoverito da un punto di vista faunistico, è opportuno vigilare costantemente sul territorio per evitare che illeciti derivanti dalla mancata osservanza delle normative abbiano come conseguenza il degrado dell’ambiente in cui viviamo.
E quello della tutela dell’integrità degli ambienti naturali, in primo luogo nelle aree protette, è un compito primario che i Forestali assolvono quotidianamente e che risulta insostituibile nel garantire la permanenza di condizioni di vivibilità a specie animali sempre più rare, come le circa 1.000 Gru che recentemente hanno interessato il Tarantino e che hanno visto proprio in zone umide come la Salina il loro ambiente più congeniale, o i molti Fenicotteri che hanno eletto proprio Salina dei Monaci come loro dimora.
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