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Isis, strage di turisti a Tunisi "Due italiani morti e due dispersi"

I momenti di panico a Tunisi. (foto Agi) ndr.

di Redazione

TUNISI, 19 MAR. (AGI) - Il terrorismo internazionale riprende a colpire i turisti occidentali e semina terrore e morte nell'unico paese che fino a oggi ha conosciuto una transizione pacifica verso la democrazia, da quando diede inizio alla stagione delle Primavere arabe. E' di almeno 21 morti il bilancio dell'attacco di ieri al Museo del Bardo a Tunisi. Per l'Italia, il bilancio dovrebbe essere di "quattro italiani morti e una dozzina feriti" ha spiegato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenendo ad Agora'. "Dobbiamo capire e' che la zona in cui e' avvenuta l'attentato e' sotto il controllo delle autorita' tunisine che per tutta la notte hanno lavorato all'identificazione dei morti e dei feriti", ha spiegato il titolare della Farnesina. "Noi ci si siamo basati sulle informazioni delle autorita' tunisine che ieri hanno parlato di quattro vittime italiane, in realta' delle quattro persone indicate due non sono morte ma ferite, pero' ci sono due dispersi", ha aggiunto Gentiloni. "Pero'", ha aggiunto il ministro, "l'identificazione la faremo alla fine quanto saranno tutti accertati". L'attentato ha colpito la speranza rappresentata dalla 'primavera araba' e dalla felice transizione democratica tunisina, ma non l'ha "uccisa", ha detto il ministro degli Esteri. La Tunisia e' "l'unico Paese che e' riuscito a portare avanti la transizione in maniera effettivamente democratica: e' una grande speranza per tutto il Maghreb", ha osservato il ministro. "I terroristi hanno volto colpire la speranza, ma voglio sperare - ha aggiunto- che la speranza non sia stata uccisa: le immagini dei parlamentari che cantano l'inno tunisino (anche donne -alcune con il velo, altre senza) e' il smbolo del mix della Tunista odienna. Un Paese democratico che reagira' in modo democratico. Non dobbiamo dire addio a questa speranza. Intanto la nave 'Costa Fascinosa' "ha lasciato il porto di Tunisi alle ore 1.55. Al momento della partenza, il comandante ha informato che il numero di passeggeri che non hanno fatto ritorno alla nave e' sceso a 13 (dai 14 di ieri sera)". E' quanto rende la societa' armatrice Costa Crociere sul suo profilo Facebook aggiornando la situazione dopo l'attentato Tunisi. Nel testo la compagnia sottolinera che "12 persone del Costa Care Team e 2 dirigenti della sede centrale sono gia' operativi a Tunisi per rimanere in contatto con le autorita' locali e assicurare l'assistenza necessaria. Altre 3 persone del Costa Care Team arriveranno a Tunisi domani mattina. Costa Crociere e' in stretto contatto con il Ministero degli Affari Esteri, le autorita' locali di sicurezza, il Comandante di Costa Fascinosa e l'agente portuale locale per monitorare la situazione e seguire la sua evoluzione. Costa Crociere esprime la propria vicinanza a tutte le persone coinvolte nei tragici eventi di oggi e alle loro famiglie". 

OGGI RIUNIONE CONSIGLIO SICUREZZA NAZIONALE CON ESSEBSI - Una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale tunisino e' stata convocato per oggi nel palazzo presidenziale di Cartagine per varare misure urgenti dopo l'attacco terroristico al Museo del Bardo di Tunisi. La riunione sara' presieduta dal Presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, e vi parteciperanno i vertici militari e delle forze di sicurezza. 

TESTIMONE, DAVANTI AL MUSEO NON C'ERANO GUARDIE - Davanti al museo del Bardo di Tunisi non c'erano guardie della sicurezza al momento dell'attacco terroristico di mercoledi' mattina: lo ha denunciato un testimone oculare all'emittente televisiva Al Jazeera. Secondo Kamal, un abitante del posto, "i miliziani sono riusciti facilmente ad arrivare con le loro armi nella piazza del museo dove hanno poi sparato ai turisti a causa dell'assenza della sicurezza". Il testimone sostiene di "non aver visto nessuna guardia davanti alla porta del museo a quell'ora". Il ministero dell'Interno di Tunisi non ha ancora fornito dettagli su come i due terroristi siano riusciti armi in pugno ad entrare nel museo di Tunisi. 

PREMIER LIBICO, ATTACCO MINA ANCHE LA NOSTRA SICUREZZA - L'attacco al Museo del Bardo di Tunisi "e' anche un attacco alla sicurezza della Libia, essendo i due Paesi strettamente legati": lo ha affermato il premier libico riconosciuto dalla comunita' internazionale, Abdullah al Thani, nel corso di un colloquio telefonico con il presidente tunisino, Beji Caid Essebsi. Al Thani ha chiamato il Capo dello Stato tunisino a cui ha porto le condoglianze dichiarando di essere vicino "al popolo tunisino" e ha assicurato la collaborazione del suo Paese "contro ogni forma di terrorismo". "La sicurezza e la stabilita' della Tunisia incidono anche sulla nostra sicurezza", ha aggiunto al Thani.





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