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'La Buona Poliica' - Francia: Nicolas Sarkozy ritorno trionfale

Nicolas Sarkozy. (foto com.) ndr.

di Cosimo Imbimbo 

BARI, 30 MAR. -  Il Front National non sfonda ma si afferma come antagonista di primo piano dei socialisti al governo e della destra di Nicolas Sarkozy, protagonista del grande ritorno delle amministrative. Un calcolo teorico delle alleanze politiche a livello nazionale, dà invece centrodestra e sinistra al 37 per cento ciascuno. Fermo al 24,70% il FN, senza alleati. Le incognite di un'elezione inedita - dalle vecchie cantonali si è passati alle dipartimentali con la riforma che ha ridisegnato il territorio francese - hanno portato ad exit poll ancora più incerti del solito. L'unica costante e l'unica certezza è la vittoria, per nulla scontata, dell'alleanza di centrodestra fra l'UMP di Nicolas Sarkozy e l'UDI. 

Il primo turno delle elezioni “dipartimentali” in Francia nella giornata di domenica ha confermato la profondissima avversione degli elettori per il governo del Partito Socialista e per il presidente, François Hollande, protagonisti dell’implementazione di politiche di austerity senza precedenti nel paese transalpino. I risultati finali hanno però fatto segnare alcune differenze relativamente significative rispetto ai dati proposti dai sondaggi alla vigilia del voto. Il Front National di Marine Le Pen, che per la prima volta potrebbe conquistare uno o più dipartimenti, si insedia definitivamente come terzo partito accanto alla destra di Nicolas Sarkozy che si unisce con il centro UDI e vince, e a una gauche divisa che perderà il governo di 30 dipartimenti, ma evitando il crollo annunciato. Le Pen tenta di cantar vittoria - siamo il primo partito, tuona - ma senza convincere: il Front è isolato e non può allearsi con nessuno, mentre centro-destra e centro-sinistra superano ciascuno il 35% grazie proprio alle alleanze. Per il Nicolas Sarkozy redivivo tifa anche parte della gauche francese. Ancor prima di ammettere l'ennesimo tonfo e venire snobbato, il premier socialista Manuel Valls ha plaudito alla vittoria dei conservatori alle Amministrative d'Oltralpe, la destra moderata Ump e i centristi dell'Udi, e del loro leader ed ex presidente, sepolto dalle inchieste e dagli scandali fino all'apertura della campagna elettorale. 

Quanto ai socialisti, il primo ministro Manuel Valls si è affrettato ad esultare - appena 10 minuti dopo il primo exit poll - perchè «stasera il Front National non è il primo partito in Francia». Ha sottolineato anche di essere soddisfatto visto che per ottenere questo risultato si era «impegnato personalmente», ma forse ha avuto troppa fretta. La Le Pen chiede le «dimissioni già da questa sera» del premier, esultando per le posizioni conquistate in vari dipartimenti. Le reazioni sono ovviamente molto diverse. Si respira entusiamo nell’Ump e un po’ di delusione nel Fn, anche se Le Pen considera il dato elettorale della destra comunque un «exploit», visto che è stato confermato l’ottimo dato delle Europee 2014 e che il risultato dell’UMP è frutto dell’alleanza dei centristi. “Come partito, siamo i primi” ha detto la Le Pen. Secondo Sarkozy (che in campagna elettorale ha parlato di temi cari alla destra come l’immigrazione e l’identità nazionale) il voto è stata una prova della «profonda aspirazione dei francesi a una cambiamento» rispetto alla sinistra al potere. L’ex presidente ha commentato le elezioni, inoltre, sostenendo che «se i francesi hanno voltato le spalle alla sinistra è preché da tre anni non si smette di raccontare loro bugie». 

Il centro-destra quindi rilancia in vista delle prossime politiche, mentre il vento reazionario soffia forte su tutta la Francia ed il governo socialista non riesce evidentemente ad interpretare in chiave progressiva il malcontento sociale. L’obiettivo dell’ex presidente, è invertire la proporzione del numero di province finora sotto il controllo di destra e sinistra (rispettivamente 40 e 60%): secondo la società Opinionway, la destra dovrebbe imporsi addirittura in 71 province contro 19 appena per la sinistra. Ma in realtà Sarkozy guarda oltre. Con questo risultato elettorale si rafforza all’interno del suo partito che deve scegliere l’anno prossimo il candidato alle presidenziali del 2017. I responsabili del raggruppamento di destra affermano infatti che questa vittoria non può che rafforzare il peso del Presidente all’interno del partito, dopo la sua contestata elezione alla testa dell’UMP. Il portavoce del partito ha affermato che Sarkozy è stato capace di riunire il partito e di essere un buon direttore d’orchestra in questa campagna. In attesa delle presidenziali del 2017, nelle quali è quasi sicuro il gran ritorno di Nicolas Sarkozy, la Francia dunque ha virato a destra. L’ex Presidente della Repubblica è riuscito a tamponare l’avanzata del Front National battendo il chiodo, in campagna elettorale, su temi cari anche a Marine Le Pen, come la difesa della nazione e la lotta all’immigrazione irregolare. 

Limitando così l’ascesa del FN. Una situazione che dovrebbe far riflettere anche i politici di casa nostra. Atmosfera del tutto opposta invece nella casa del Fronte Nazionale : "Il voto massiccio per il Front National, che si radica elezione dopo elezione, mostra che i francesi vogliono ritrovare la libertà", ha gridato ad una folla di sostenitori Marine Le Pen accusando poi della nullità del progetto di Sarkozy che ha messo sotto la stessa bandiera due forze completamente in disaccordo e con esperienza fallimentari per la stessa Francia. Una bella sfida dove se ne vedranno di belle, brutte e spumeggianti contese, proprio come le nobili evoluzioni del buon bere francese: lo champagne.





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