L'Eurogruppo striglia Atene "basta perdere tempo"
Yanis Varoufakis e Jeroen Dijsselbloem. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 10 MAR. (AGI) - Il giorno del via al Qe della Bce arriva anche la bacchettata europea ad Atene. "Basta perdere tempo", ha tuonato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, sul piano di riforme del governo greco che non convince per niente l'Europa.
"Siamo pronti a sostenere ulteriormente la Grecia se continuera' sulla strada delle riforme", aggiunge Dijsselbloem, "il negoziato sul programma di aiuti e sulle riforme necessarie deve ripartire il prima possibile. Stiamo perdendo troppo tempo. Dall'ultimo Eurogruppo poco e' stato fatto in termini di negoziazione, l'estensione degli aiuti e' solo per quattro settimane ed e' necessario non perdere altro tempo".
Mercoledi' e' attesa la ripresa dei negoziati e Tsipras dovrebbe aprire e specificare meglio il programma. In mattinata, sempre Dijsselbloem aveva giudicato la lista di sette riforme consegnata dal governo di Atene una proposta "seria" ma "lontana dall'essere completa". L'estensione di quattro mesi del programma di aiuti alla Grecia e' condizionata al via libera dei ministri delle Finanze Ue alle riforme proposte da Atene.
La difficolta' delle trattative veniva rimarcata dalla cancelliera Angela Merkel. L'Eurozona ha "ancora un cammino difficile di fronte" prima di poter considerare conclusa la questione greca. "L'ho detto piu' e piu' volte e posso ripeterlo qua: il nostro obiettivo politico e' mantenere la Grecia nell'Eurozona, ci abbiamo lavorato per molti anni", ha affermato Merkel in conferenza stampa, "ma e' anche vero che ci sono due facce della medaglia: da una parte la solidarieta' dei partner europei, dall'altra la prontezza di Atene ad applicare le riforme e gli altri impegni". "Da questo punto di vista, abbiamo un cammino difficile di fronte a noi", ha detto il cancelliere tedesco.
Ma oggi debuttava anche il Qe. Su tutti i mercati del debito dell'Eurozona, Grecia esclusa, gli effetti del 'quantitative easing' della Bce si sono manifestati in un abbassamento generalizzato dei rendimenti dei titoli di Stato, principale oggetto del programma di acquisto di titoli. Atene, che e' invece esclusa per ora dagli acquisti a causa del rating 'spazzatura' del proprio debito, ha visto invece il rendimento dei buoni a dieci anni aumentare del 5% al 9,93% con lo spread che si allarga a 958 punti. In ogni caso, nonostante le difficolta', i greci vogliono restare nell'euro.
Secondo un sondaggio, nonostante anni di dolorosa austerity, il 69,6% dei cittadini greci vuole restare nell'unione monetaria e auspica che il governo Tsipras trovi un "compromesso onorevole" con le istituzioni creditrici e l'Eurogruppo. Solo il 27,4% degli intervistati desidera invece che l'esecutivo non scenda a compromessi, anche nell'ipotesi che cio' possa causare un'uscita del paese dall'euro.
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