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Economia. Stretta sulle auto blu: Corte dei Conti, "prendete bus e taxi"

Le auto blu. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 17 APR. (AGI) - La stretta sulle auto blu nelle pubbliche amministrazioni ha centrato "gli obiettivi di riduzione e di contenimento della spesa, salvo alcuni limitati casi" ma il costo del personale resta eccessivo e pertanto sarebbe opportuno ricorrere in alternativa anche all'uso di mezzi di trasporto pubblici, di taxi o autovetture in noleggio con conducente. E' quanto emerge dalla relazione della Corte dei Conti. "Occorre - sottolinea la Corte - che le amministrazioni adottino le necessarie misure sul piano organizzativo perche' le esigenze di servizio siano soddisfatte, in alternativa, attraverso l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici e di taxi o autovetture in noleggio con conducente. Tale pratica potrebbe consentire una riduzione dei costi del personale e della percorrenza chilometrica delle autovetture di servizio con vantaggi anche rispetto alla riduzione dei costi di gestione e di manutenzione delle stesse". L'indagine rileva "non soltanto il rispetto del limite di spesa dell'80% previsto, con riferimento alla spesa sostenuta nell'anno 2009 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, ma anche la riduzione della spesa in termini percentuali ed assoluti rispetto ai valori della spesa sostenuta nell'anno 2009". Cio', spiega la Corte dei Conti, "e' stato reso possibile, oltre che per la progressiva diminuzione del parco auto, in quanto le auto oggi in servizio possono essere utilizzate solo fino alla loro dismissione o rottamazione e non possono essere sostituite, anche dalla scelta delle amministrazioni centrali, su cui punta tuttora il legislatore, della formula della locazione e del noleggio senza conducente, che consente di beneficiare di una flotta sempre in perfetto stato di manutenzione, con una riduzione delle stesse spese e di quelle di gestione, comprensive dei premi assicurativi". La magistratura contabile riconosce come "particolare esempio di virtuosita', il dato della riduzione della spesa nell'anno 2011 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, pari al 54,49% rispetto a quella sostenuta nell'anno 2009". La Corte, tuttavia, critica l'assenza di "sistemi telematici per la trasparenza dell'uso delle autovetture" cosi' come lo scarso ricorso, "salvo alcune eccezioni" all'utilizzo condiviso delle autovetture, il cosiddetto car sharing, e all'acquisto di buoni taxi. In particolare i magistrati contabili rilevano come il "costo del personale in tutte le amministrazioni esaminate sia comunque di notevoli dimensioni e che, pertanto, alla riduzione dello stesso debba prestarsi particolare attenzione, al fine di giungere a un progressivo alleggerimento dei costi collegati alla gestione del parco auto, anche indipendentemente dalla riduzione del numero delle autovetture di servizio, sebbene sia ad essa conseguenziale". Per la Corte dei Conti sembra "eccessivo un numero di 122 unita' addette alle 60 autovetture in dotazione al Ministero dell'economia e delle finanze".





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