Renzi: per l'Italia "Perdero' elezioni, non la faccia"
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Matteo Renzi a Wahingyon. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
WASHINGTON, 17 APR. (AGI) - "Per troppo tempo il Paese e' stata la bella addormentata nel bosco, come se il meglio fosse gia' accaduto e possiamo vivere il presente solo sognando il nostro grande passato". Cosi' il presidente del consiglio Matteo Renzi, in un post su Facebook dedicato al suo discorso agli studenti di Georgetown University, a Washington, alla vigilia dell' incontro con Barack Obama alla Casa Bianca.
"Ma noi siamo qui per svegliare la bella addormentata - ha avvertito - siamo qui per dare un indirizzo al futuro. Questo indirizzo e' il lavoro straordinario, l'energia, l'impegno che abbiamo messo in questo primo anno nelle riforme: la legge elettorale, l'architettura istituzionale, la Pa, il fisco, il Jobs Act, la giustizia, la lotta alla corruzione, la buona scuola, l'innovazione".
Per questo motivo , "non e' possibile tornare indietro sulle riforme - ha rimarcato - non possiamo permettercelo, sarebbe folle sciupare questa occasione. Come diceva Bob Kennedy, il futuro non e' un dono ma una conquista. Noi siamo pronti".
In precedenza Renzi aveva detto che "costi quel che costi, piuttosto perdero' le elezioni ma non la faccia davanti a voi", assicurando agli studenti della Georgetown University, dove ha parlato alla vigilia del suo incontro oggi con Barack Obama alla Casa Bianca, che "cambiera' l'Italia"
"Costruiremo un Paese in cui si va avanti non grazie agli amici degli amici ma dove il merito conta - ha detto - se volete rimanere qua buona fortuna ma se verrete in Italia troverete un Paese che smettera' di essere ostaggio dei soliti noti".
"L'Italia e' tornata. Il futuro in Italia -ha aggiunto- e' piu' interessante del passato. La cultura e' la possibile risposta contro il terrorismo".
Il premier ha sottolineato come i piu' recenti attacchi terroristici abbiano preso di mira proprio "i posti di cultura: l'universita' di Garissa in Kenya, la scuola di Peshawar in Pakistan e il museo del Bardo, a Tunisi. Il terrorismo - ha aggiunto - colpisce la cultura perche' e' esattamente quello l'obiettivo dei terroristi: colpire l'ideale e le idee del futuro".
Secondo il capo del governo, "i terroristi vogliono che viviamo nell'incertezza e nella paura e per questo le universita' sono cosi' importanti: le universita' sono il cuore della conoscenza e il cuore del futuro".
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