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Politica. Caos nel centrodestra pugliese. Nessun patto e due candidati presidenti

Berlusconi e Fitto (foto) ndr.
Redazione di Foggia

ARCORE, 30 APR. - Nulla di fatto nel centrodestra pugliese. Salta l’accordo tra Fitto e Berlusconi nell'unire le forze per concorrere alle elezioni regionali. Al fotofinish del 31 maggio gli elettori troveranno nelle schede elettorali due coalizioni di centrodestra con altrettanti candidati alla presidenza delle regione. Saranno Adriana Poli Bortone, sostenuta da Berlusconi, e Francesco Schittulli, sostenuto da Raffaele Fitto, a concorrere alla poltrona da Presidente La scintilla che ha fatto esplodere la tregua e la tanto attesa pace tra Fitto e Berlusconi è la fermezza, meglio dire la cocciutaggine politica-partitica, sulle loro posizioni. Nessuno dei due ha voluto far il passo indietro.

«Berlusconi e Vitali vogliono regalare definitivamente la Puglia a Matteo Renzi e al centrosinistra –ha dichiarato Fitto, a margine dell’incontro- . Ora entrambi si assumono le responsabilità di aver rotto l'unità del centrodestra in Puglia, e non solo. L'obiettivo di Berlusconi è stato sempre quello di farmi fuori. Questo per lui prevale rispetto alla compattezza e alla competitività del centrodestra. In campagna elettorale –ha concluso l’europarlamentare pugliese- diremo che Berlusconi ha sacrificato la Puglia per regolare i conti interni e porteremo questi temi all'attenzione dei nostri elettori. Continueremo a sostenere Schittulli».

Tuttavia il coordinatore regionale Vitali non le manda a dire e replica «Il candidato di Forza Italia resta Adriana Poli Bortone. Se gli altri volevano l'unione dovevano ritirare la candidatura di Schittulli. Non lo hanno fatto, e noi andiamo avanti per la nostra strada».

Dello stesso avviso, e non si poteva registrare il contrario, è la controbattuta dell’oncologo barese Schittulli «Finalmente abbiamo capito chi, per motivi relativamente incomprensibili, ha venduto la Puglia alla sinistra. È  vero che è il periodo delle vendite. Ma condannare, probabilmente, in questo modo la nostra Regione ad un malvagio disegno che vede protagonisti chi spacciandosi per persona di destra, reitera per la seconda volta, il proprio comportamento anti etico a viaggiare nel momento elettorale con questa sinistra. Stando così le cose, saremo ancora più determinati nel parlare il linguaggio della verità, pensando quello che si dice e parlando quello che si pensa. Il 31 maggio –conclude Schittulli- i pugliesi sapranno giudicare in base all'affidabilità del candidato presidente alla Regione Puglia ed esprimeranno un voto utile e non un voto abbinato alla Lega Nord (da sempre contro noi meridionali). Sarà un voto di coscienza per garantire un futuro migliore e diverso quindi dal passato».

Ed ora, tra qualche ora, appena saranno ufficializzate le liste con i candidati, vedremo quel famoso via alle danze di una campagna elettorale che non risparmierà nessuno, e che sarà fratricida in casa.



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