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Teatro. Il conservatorio di musica “N. Piccinni” di Bari promuove due concerti internazionali

Una immagine dal concerto. (foto D. Forenza) ndr.

di Adriana De Serio

BARI, 18 MAG. - Il compositore Ivan Fedele, esimia personalità del mondo musicale internazionale, è approdato nel Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari, per tenere masterclasses, calamitando l’interesse e la partecipazione di un folto pubblico di professionisti impegnati nell’ambito della composizione musicale, studenti e docenti. Di origine leccese,vissuto a Milano, Fedele, con il suo cospicuo curriculum di valenza internazionale, si pone tra gli attuali più autorevoli punti di riferimento per l’arte compositiva. E tuttavia, il suo approccio con l’uditorio si evolve sull’onda di una semplicità ammirevole, un’umanità e un eloquio incantevolmente familiare, trasmettendo gli elevatissimi contenuti del suo magistero. Nell’Auditorium Vallisa di Bari, due concerti sono stati dedicati alle musiche di Fedele, promossi dal Conservatorio barese in collaborazione con Puglia Sounds. Coordinati dai docenti Francesco D’Orazio (violino) e Nicola Fiorino (violoncello), sono stati protagonisti dei concerti interpreti provenienti da varie Regioni italiane: oltre agli stessi D’Orazio e Fiorino, si sono esibiti Giampaolo Nuti (pianoforte), Giorgia Santoro (flauto), Lucia Bova (arpa), Giovanni Pompeo (corno), Nicola Santochirico (tromba), Michele Lomuto (trombone), Francesco Abbrescia (regia informatica del suono). I due concerti monografici hanno proposto le “Suites francesi”, sei brani magici composti da Fedele nell’arco del decennio 2003-2014 e dedicati ciascuno ad un solo strumento (pianoforte, violino, violoncello, flauto, arpa, violino elettrico a 5 corde ed elettronica),”Imaginary Skylines” per flauto e arpa (1990-91), “Elettra” per violino a 5 corde ed elettronica (2013), “Breath and Break” per corno, tromba, trombone ed elettronica (2011), “Funfzhen Bagatellen” per violino, violoncello e pianoforte (2011). Ivan Fedele è un compositore estremamente versatile, capace di esplorare e plasmare la materia sonora in dimensioni stilistiche e strutturali diversificate, pur sempre permeate da un’ aura di geniale innovazione e originalità creativa. Il suo spaziare fra le costellazioni dell’arte compositiva richiede agli strumentisti il dominio di una raffinata tecnica, per affrontare le asperità dei virtuosismi delle partiture. I concertisti si sono dimostrati professionisti accuratissimi nell’uso dei rispettivi strumenti musicali, regalando esecuzioni eccellenti, rispettose delle indicazioni dell’autore. Ivan Fedele, che ha presenziato ad entrambi i concerti, è stato applauditissimo, insieme ai musicisti interpreti, meritoriamente destinatari di entusiastici consensi.





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