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Spettacolo. Addio Laura Antonelli. Ritrovata senza vita nella sua villa di Ladispoli

Laura Antonelli (foto) ndr.
di Nico Baratta - Redazione di Foggia

LADISPOLI (RM), 23 GIU. - È morta a Ladispoli l’icona sexy degli anni ’70, nella cittadina, vicino Roma, dove si era ritirata negli ultimi anni. Laura Antonelli, al secolo Antonaz (il suo vero cognome) avrebbe compiuto 74 anni a novembre. Era nata a Pola (Istria, oggi Croazia). Il cinema italiano, e non solo, piangono una delle protagoniste più importanti di anni che hanno cambiato il modo di fare cinema, di rapportarsi alla gente, di proporsi in modo contemporaneo con una società spesso critica verso il moderno.
Laura Antonelli, secondo le cronache riportate sui maggiori magazine nazionali, sarebbe venuta a mancare nella notte del 22 giugno. A trovarla senza vita sarebbe stata la sua domestica alle ore 8, al suo arrivo presso l’abitazione dell’attrice. Le cause si presumono per infarto, quanto riferito dall’assessore ai Servizi Sociali del comune. Si prevede un esame autoptico, non autopsia, per stabilire la vera natura della dipartita dell’Antonelli, secondo quanto stabilito dall’attività giudiziaria locale.
Il suo addio al cinema italiano è avvenuto in situazioni non propriamente liete. Era il 27 aprile del 1991, quando una notte  viene arrestata nella sua villa di Cerveteri per  possesso di droga. Con 36 grammi di cocaina, l’attrice italiana viene condannata in primo grado a tre anni e sei mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti, poi assolta nove anni dopo quando la Corte d’appello di Roma, che la riconosce consumatrice abituale di stupefacenti, ma non spacciatrice. Tornata in libertà si ritira a Ladispoli fino alla sua dipartita. Insomma, una carriera rovinata dalla droga, ma che non ha mai fatto dimenticare il suo forte sex appeal e la bravura artistica. Secondo le cronache locali, nella notte del 27 aprile 1991 nella sua villa di Cerveteri vengono trovati 36 grammi di cocaina. Laura Antonelli viene arrestata e portata nel carcere di Rebibbia, condannata in primo grado a tre anni e sei mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti. L'attrice, tornata in libertà come descritto prima, si è ritirata a Ladispoli, dove negli ultimi anni ha vissuto abbandonata a se stessa. Ma la sua vita fu anche un lungo calvario per un intervento estetico senza successo che le sfigurò il viso, che la portò a disagi psichici e a lunghe cause civile per ottenere un risarcimento, ottenuto solo nel 2006.
La carriera di Laura Antonelli inizia presto. Era giovanissima quando interpretò parti erotiche in vari film. Il successo arrivò nel 1973 interpretando “Malizia”, di Salvatore Samperi, dove recitava la parte di una sensuale cameriera. Quel film le fece guadagnare il Nastro d'Argento come miglior attrice protagonista e un Globo d'Oro come attrice rivelazione. Da li a poco il successo ebbe momenti indimenticabili, sia per lei, sia per i milioni di italiani che la incorniciarono icona sexy. Altri successi indimenticabili del cinema italiano furono "Trappola per un lupo", di Claude Chabrol, "Sessomatto" di Dino Risi e "Mio Dio, come sono caduta in basso!" di Luigi Comencini. Gli anni ’80, invece, furono quelli della commedia comica-sexy. Tutti la ricordano nel film di "Grandi magazzini" di Castellano e Pipolo e al fianco di Diego Abatantuono in "Viuuulentemente mia" di Carlo Vanzina. Nel 1985 interpreta "La Venexiana", tratta dall'omonima commedia del '500, accanto a Monica Guerritore ed a Jason Connery (figlio di Connery). Poi approda in tv con due mini-serie, "Gli indifferenti", nel 1988, e "Disperatamente Giulia" l'anno dopo. Nel 2010, ormai dimenticata da quasi tutti, si fa avanti Lino Banfi con un appello affinché la  collega e amica potesse finalmente avere accesso alla pensione,
Con lei va via una parte dell’arte italiana, come interpretazione, come presenza, come femminilità genuina (fino all’assurda scelta dell’intervento al volto) di un mondo che rincorre bisturi e siliconi pur di apparire.




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