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Società. Consegnati i premi per testi sul pensiero e l'azione di Aldo Moro

Il Pres. Aldo Moro (foto) ndr.
Redazione di Foggia

BARI, 27 GIU. - Il pensiero di Aldo Moro come antidoto all’antipolitica di oggi. “È stato uno dei pochi veri statisti che il nostro Paese abbia visto all’opera nel secolo scorso”. Sono le parole del presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna in occasione della cerimonia di consegna delle borse di studio assegnate dalla Federazione dei Centri Studi Aldo Moro e Renato Dell’Andro. Si tratta della prima edizione di un riconoscimento destinato a laureati, ricercatori e studenti impegnati nello studio dell'opera e azione di Moro e della sua “scuola”, a cominciare da Renato Dell'Andro. Sono sette borse di studio di 500 euro, una finanziata dall’Associazione consiglieri  regionali e sei sostenute dal Consiglio regionale, come “segnale di attenzione verso chi si è cimentato in ricerche, contributi e approfondimenti importanti sull’attività professionale e politica di Aldo Moro ed anche sulla sua grande umanità”, ha aggiunto Introna. 
Sulla lezione di vita, di cultura, civismo e senso dello Stato dello statista di Maglie si è soffermato il presidente della Federazione Centri Studi Moro-Dell’Andro, ing. Luigi Ferlicchia, che ha presentato premiati e motivazioni. 
Tra le tesi, i premi sono andati a Claudio Gugliotti, per un lavoro sulla Commissione parlamentare d'inchiesta stragi e terrorismo, nel quale ha messo a fuoco tra l’altro le trame dei servizi segreti russi nella vicenda. Flavia Pastore (“Umanesimo giuridico in Aldo Moro”) ha sviluppato le fasi di studio elaborate sull’argomento dal docente dell’Università di Bari, a lui dedicata. Nicola Fato ha affrontato gli aspetti del Moro Costituente e Servo di Dio, tra fede, cultura e impegno politico, con particolare attenzione al processo di beatificazione in corso. 
Ernesto Mezzina ha trattato la democrazia nel pensiero politico dello statista e Salvatore Savoia ha approfondito vari temi nelle lettere dal carcere brigatista, in particolare quella a Zaccagnini, con le accuse alla DC di essersi allontanata dai concetti cristiani legati alla persona umana, al suo sviluppo e alla sua dignità: Moro ha sempre affermato che la persona prevale sullo Stato, come sancito nella Costituzione Italiana, contro la teoria hegeliana dello Stato che precede l’uomo. 
Al pubblicista Tino Sorino il premio è andato per una pubblicazione sulla passione politica di Moro, con un corredo fotografico che ricorda i momenti più significativi dell'esperienza politica ed umana. 
Un riconoscimento infine, all’artista Vito Stramaglia, che in un articolato percorso figurativo ha illustrato suggestivamente l'esperienza civile, umana e politica di Aldo Moro. Le opere sono presso la Camera dei Deputati, il Consiglio regionale della Puglia.



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