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Bari. I cc azzerano l’impero mafioso del clan “Strisciuglio”, decine di arresti in corso. Infiltrazioni nella tifoseria del Bari, pizzo ai cantieri edili, anche ai danni di una scuola elementare in costruzione. Le armi del clan nascoste nei loculi del cimitero di Bari. Svelati i riti segreti di affiliazione. Sullo sfondo il controllo del mercato di cocaina, hashish e marijuana [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]

I cc. azzerano il clan Strisciuglio. (foto cc.) ndr.

di Vito Ruccia

BARI, 7 LUG. - E’ in corso dalle prime luci dell’alba un blitz dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, che stanno eseguendo decine di arresti a carico di esponenti del potente clan mafioso barese degli “STRISCIUGLIO”, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa del Giudice per le Indagini preliminari di Bari su richiesta della D.D.A. della Procura della Repubblica di Bari. Colpo mortale inflitto dai carabinieri del Reparto Operativo di Bari all’impero del potente clan mafioso, ricostruiti anni di egemonia e di dominio in settori vitali dell’economia, primo fra tutti il settore edile locale, dove viene registrata la doppia imposizione del pizzo a imprenditori che pur di lavorare tranquilli hanno pagato sia gli “STRISCIUGLIO”, sia gli uomini del clan “DI COSOLA”, duramente colpito con i 62 arresti dell’operazione “Pilastro”, del 21 aprile scorso. Nessun cantiere era esentato, anche quello di una scuola elementare in costruzione nella zona di Palese è finito sotto estorsione. Le documentate infiltrazioni nella tifoseria del Bari Calcio, evidenziano il tentativo dei clan d’infiltrarsi all’interno dello stadio San Nicola, come emerso anche in occasioni di recenti concerti musicali di artisti di fama nazionale. Il clan usava i loculi del cimitero per nascondere armi munizioni: dietro la lapide di un ignaro professore morto nel 1962 trovate pistole e munizioni. Anche una micidiale bomba a mano tipo “ananas” nella disponibilità del clan, in grado di far saltare in aria un’abitazione o un negozio. Ricostruite anche le dinamiche dei riti di affiliazione mutuati dalla camorra campana e bloccati dai fratelli STRISCIUGLIO perché ritenuti troppo pericolosi per la segretezza del clan. Infatti, il rito prevedeva che il nuovo giunto nel clan fosse presentato ufficialmente a tutti gli altri affiliati dal padrino, che lo annunciava: “Questo è un mio ragazzo”. Iniziava poi la carriera interna al clan con i “gradi di battesimo”, dopo il quarto grado si aveva facoltà di fondare un proprio clan. L’affiliazione garantiva economicamente la famiglia in caso di arresto dell’affiliato. I familiari ricevevano una somma mensile detta “spartenza”, ed era cosi che i capi, anche se in carcere, potevano garantire un alto tenore di vita alle famiglie, che potevano affrontare in modo sfarzoso grossi eventi, come un matrimonio. Confermato anche in questa indagine il ruolo chiave di messaggere svolto dalle donne del clan, che aggiornavano i capi in carcere sulle dinamiche di affiliazione, riuscendo a far entrare nelle celle anche la droga.

 

MOLFETTA (BA): RUBA SMARTPHONE IN VENDITA ALL’UFFICIO POSTALE. 19ENNE DENUNCIATO, REFURTIVA RESTITUITA 

I Carabinieri della Stazione di Molfetta hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trani un 19enne del luogo, con l’accusa di furto aggravato. Il giovane, attraverso la visione delle immagini impresse dalle telecamere di sorveglianza installate all’interno dell’agenzia dell’Ufficio Postale di via Cormio, è stato identificato quale autore del furto di uno smartphone Samsung S6 lì esposto per la vendita, avvenuto la scorsa settimana. Nella circostanza il reo, dopo aver distratto la commessa ed approfittando della presenza di numerosi avventori nell’agenzia, con un rapido gesto si è impossessato dell’apparecchio, nascondendolo in tasca. La perquisizione eseguita presso la sua abitazione, infatti, ha permesso ai militari di rinvenire il cellulare, poi restituito all’avente diritto. 

I cc. alla stazione di Bitetto (Ba). (foto cc.) ndr.
BITETTO (BA): SASSI SUI BINARI FERROVIARI. DUE ARRESTI DEI CC. 

I Carabinieri della Stazione di Bitetto hanno arrestato un 32enne e un 28enne romeni ritenuti responsabili di attentato alla sicurezza dei trasporti. I due sono stati bloccati mentre tentavano la fuga dopo aver posizionato pietre laviche sui binari della tratta ferroviaria TARANTO – BARI, poco prima del transito di un treno Freccia-bianca proveniente da Taranto. L’immediato intervento dei militari, che sono tempestivamente intervenuti su richiesta del Capostazione delle Ferrovie dello Stato, ha consentito di liberare subito i binari dalle pietre e scongiurare il deragliamento del Treno. Tratti in arresto i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati associati presso la casa circondariale di Bari. 

CAPURSO. (BA): SCIPPA LA PENSIONE A COPPIA DI ANZIANI. ARRESTATO BARESE 22ENNE 

Ha aspettato che uscissero dall’ufficio postale per aggredirli e scippargli la pensione, ma intercettato è stato tratto in arresto. È accaduto l’altra mattina a Capurso, dove i Carabinieri della Compagnia di Triggiano hanno tratto in arresto un 22enne di Bari Picone, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di rapina aggravata. Una coppia di anziani del luogo, 89enne lui, 83enne lei, appena usciti dall’ufficio postale di via Epifania dopo aver riscosso la pensione, è stata avvicinata da uno sconosciuto che, dopo aver afferrato alle spalle l’anziano per impedirgli qualsiasi movimento, si è impossessato dell’intera somma di denaro che custodiva nella tasca dei pantaloni. Nella circostanza la moglie ha cercato di bloccare il ladro, senza tuttavia riuscirci, atteso che il malvivente non ha esitato a spintonarla con violenza, tanto da farla rovinare al suolo, fortunatamente senza conseguenze. Guadagnata la fuga, lo scippatore ha inforcato una motocicletta condotta da un complice, che lo attendeva nella zona e si è dileguato. L’allarme lanciato tramite il numero di emergenza 112 da parte di alcuni passanti, che avevano assistito impietriti alla scena, ha permesso alla Centrale Operativa della Compagnia di Triggiano di diramare le ricerche del malfattore e della moto a tutte le pattuglie in circuito. Pochi minuti più tardi, infatti, i militari dell’Aliquota Operativa hanno avvistato la moto identica a quella ricercata mentre era parcheggiata in via Casalino, a Triggiano, nei pressi di un bar, dal quale sono immediatamente usciti due individui, che accortisi del loro arrivo, si sono dati alla fuga per i campi adiacenti, abbandonando sul posto la moto. Tuttavia gli operanti, postisi al loro inseguimento a piedi, sono riusciti a bloccarne uno, identificato nel 22enne, corrispondente all’esecutore materiale del “colpo”, e recuperata l’intera refurtiva, pari a circa 1.500 euro, poi restituita agli aventi diritto. Tratto in arresto, il 22enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Sono tuttora in corso accertamenti finalizzati all’identificazione e cattura del complice, riuscito a dileguarsi. 

CORATO (BA): ARRESTATO DAI CARABINIERI CON L’ACCUSA DI AVER PICCHIATO E MINACCIATO LA MOGLIE CON UNA PISTOLA A SALVE 

I Carabinieri della Stazione di Corato, nella nottata tra sabato e domenica scorsa, hanno tratto in arresto un cittadino italiano, 29enne ed incensurato, perché ritenuto di aver posto in essere azioni tipiche dei maltrattamenti in famiglia nei confronti della di lui moglie. Sono state proprio le grida di paura della vittima a far allertare i militari che giunti sul posto hanno reso inoffensivo l’aggressore e fatto trasportare la malcapitata presso il locale ospedale. Se l’è cavata con lesioni lievi e guaribili in pochi giorni, ma difficilmente la donna dimenticherà la serata di paura trascorsa: agli investigatori ha denunciato comportamenti di reiterate e continue minacce da parte del proprio consorte, ingelositosi per una presunta relazione extraconiugale, sfociati da ultimo nelle minacce gravi perpetrate con una pistola. La perquisizione condotta dai Carabinieri di Corato ha consentito di rinvenire e sequestrare l’arma, risultata per fortuna una pistola a salve, ma non da meno efficace sul piano intimidatorio. Condotto presso la Stazione Carabinieri per gli accertamenti del caso, verificata la volontaria collocazione della donna presso altra abitazione, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di dover rispondere dei gravi reati maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata innanzi al Tribunale di Trani. 

La droga e le banconote sequestrate. (foto cc.) ndr.
PUTIGNANO (BA): IL PADRE SPACCIA COCAINA E IL FIGLIO INCASSA. ARRESTATI 

Il padre aveva in tasca 27 dosi di cocaina, mentre il figlio 585 euro e una dose di marijuana. È la scoperta fatta l’altra sera a Putignano dai Carabinieri della locale Stazione, che hanno tratto in arresto un 52enne incensurato del luogo e suo figlio 20enne, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di uno specifico servizio in via Cristoforo Colombo, hanno fermato e sottoposto a controllo i due, trovandoli in possesso dello stupefacente e del denaro., Nella circostanza il 52enne aveva tentato di sbarazzarsi della cocaina facendola cadere per terra. Il gesto, però, non è passato inosservato all’attenzione dei militari, che l’hanno subito recuperata. Resasi necessaria la perquisizione anche presso la loro abitazione, gli operanti hanno rinvenuto ulteriori 18 grammi di cocaina, 40 grammi di mannite, utilizzata per il taglio dello stupefacente ed un bilancino elettronico di precisione. Tratti in arresto padre e figlio, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Lo stupefacente, per complessivi 35 grammi, tra cocaina e marijuana, è stato posto sotto sequestro, unitamente al denaro, ritenuto provento dell’illecita attività. 

TRANI (BT): TENTARONO DI RUBARE UN’AUTO. ARRESTATI IN DUE 

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Trani hanno tratto in arresto un 48enne e un 27enne, entrambi di Andria e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, ritenuti responsabili di tentato furto e ricettazione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Le operazioni che hanno condotto all’arresto dei due sono scaturite da un intervento in flagranza di reato verificatosi lo scorso mese di aprile: nel primo pomeriggio, un carabiniere del medesimo reparto, libero dal servizio ed a passeggio nelle vie della periferia tranese, aveva notato tre persone, viaggianti a bordo di un’Alfa Romeo scura, armeggiare vicino alcune autovetture in sosta. Insospettitosi, avvisava la Centrale operativa e, con l’ausilio di una “gazzella” giunta tempestivamente sul posto, riusciva a bloccare e trarre in arresto uno dei malviventi, che il quel momento stava scassinando la serratura di una Ford C-Max. I due complici riuscivano a darsi alla fuga a bordo dell’Alfa, poi risultata rubata, facendo perdere le tracce. Su quelle tracce però si sono posti gli investigatori della Compagnia di Trani che, analizzando le immagini impresse dalle telecamere di videosorveglianza sono giunti ad identificare i complici, deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trani. Dopo l’arresto, il 48enne è stato condotto al carcere di Trani, mentre il 27enne, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Sono tuttora in corso accertamenti per stabilire la riconducibilità dei tre ad altri casi di furti d’autovettura avvenuti nel triangolo Barletta – Andria – Trani. 

CANOSA DI PUGLIA (BT): RUBA ENERGIA ELETTRICA PER ALIMENTARE LA SUA AZIENDA AGRICOLA. ARRESTATO DAI CARABINIERI 

I Carabinieri della Stazione di Canosa di Puglia hanno arrestato un imprenditore agricolo 37enne del luogo, ritenuto responsabile di furto aggravato. Nel corso di un controllo eseguito all’interno della sua azienda agricola i militari, unitamente a personale dell’Enel, hanno constatato la presenza di un grosso magnete posto sul contatore elettronico, che rallentava, alterando, la registrazione del reale consumo di energia elettrica necessaria per il funzionamento di grosse celle frigorifere. Secondo una stima effettuata da personale della società erogatrice di energia elettrica, il danno procurato ammonterebbe a circa 90 mila euro. Tratto in arresto, l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il magnete è stato invece posto sotto sequestro. 

BARI: RUBANO CAVI ELETTRICI E TUBI IN FERRO NELLA ZONA INDUSTRIALE. ARRESTATI DUE GIOVANI DEL LIBERTÀ 

I Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo hanno tratto in arresto per furto aggravato in concorso un 30enne e un 25enne, noti alle forze dell’ordine, residenti nel quartiere Libertà I due sono stati sorpresi da una pattuglia del Nucleo Operativo mentre stavano rubando dei cavi elettrici in rame e diversi tubi in ferro dall’interno di uno stabile in disuso, ubicato in via F.lli Philips, nella zona industriale del capoluogo. Tratti in arresto, i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati collocati agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con il rito direttissimo.





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