Estero. Iran: tre giorni per accordo su nucleare, nodo embargo armi
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Accordo per il nucleare in tre giorni in Iran. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
VIENNA, 7 LUG. (AGI) - Tre giorni ancora per raggiungere un accordo sul nucleare. Malgrado i progressi riconosciuti da entrambi le parti, Iran e Paesi del 5+1 non sono riusciti a finalizzare la trattativa - in corso da mesi - entro la deadline prevista per oggi (e gia' prorogata rispetto all'iniziale scadenza del 30 giugno). Ma la meta non sembra lontana se - come annunciato da Usa e Ue - i negoziatori hanno deciso di andare avanti fino a venerdi'. Le questioni ancora sul tavolo sono poche ma i colloqui rischiano di inciampare su un nodo che la Russia ha indicato come "problema principale": la rimozione dell'embargo sulle armi imposto dall'Onu contro Teheran.
"Per dare tempo ulteriore ai negoziati stiamo compiendo i passi tecnici necessari per far rimanere in vigore le misure del Piano d'azione congiunto (un accordo transitorio del 2003) fino al 10 luglio", ha affermato Marie Harf, portavoce della delegazione Usa, di fatto cosi' annunciando la proroga fino a venerdi' dei colloqui a Vienna. "Abbiamo fatto sostanziali progressi in ogni parte ma e' un lavoro altamente tecnico e la posta in gioco e' alta per tutti i Paesi coinvolti. Sinceramente siamo molto piu' preoccupati della qualita' dell'accordo che dell'orologio", ha aggiunto. La data - per gli Stati Uniti - non e' 'neutrale', poiche' comporterebbe il superamento dell'ultimo giorno utile - venerdi' 9 - per evitare che il Congresso americano abbia non uno ma due mesi di tempo per valutare l'accordo. Poco dopo e' arrivata la conferma della nuova deadline anche da parte dell'Unione Europea che ha esteso fino al 10 luglio la sospensione delle sanzioni contro Teheran. Anche l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini, parlando a margine delle trattative a Vienna, aveva preannunciato che i negoziati sarebbe proseguiti per "un paio di giorni".
Mogherini aveva comunque precisato che "stiamo interpretando in modo flessibile la nostra scadenza, il che significa che prenderemo il tempo, i giorni di cui abbiamo bisogno, per finalizzare l'accordo". Piu' sfumata la posizione dell'Iran il quale - tramite un portavoce del suo team negoziale - ha dichiarato alla France Presse che "non abbiamo una scadenza". Certo e' che sul tavolo restano ancora nodi da sciogliere. Primo fra tutti la questione dell'embargo sulle armi all'Iran, almeno a detta del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Mosca sul punto ha gia' battuto nei mesi scorsi e Vladimir Putin ha firmato un decreto per sbloccare le forniture di sistemi missilistici anti-aerei S-300 a Teheran; mossa criticata dagli Stati Uniti.
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