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Eventi. Con “Il mare e la canzone d’autore” di Mike Zonno, Polignano rinnova la sua ammirazione per Modugno

Una immagine del concerto. (foto com.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 25 LUG. - Le difficoltà della crisi e l’assenza di finanziamenti non hanno fermato l’estro e la creatività di Mike Zonno, che nonostante tutto ha voluto regalare, anche quest’anno, al suo affezionato pubblico il tradizionale spettacolo estivo presso l’Arena Vignola di Polignano a mare. “IL MARE e la canzone d'Autore" da Domenico MODUGNO a Pino DANIELE; questo il titolo della performance musicale che ha riprodotto in modo originale musiche di: DALLA – BENNATO – MODUGNO – DE ANDRE’ – CONTE –P.DANIELE – FOSSATI – DE GREGORI – GRAGNANIELLO – REDDING e TESTA. Ad animare la serata: Mike ZONNO Voce&Bass, Max MONNO alla chitarra, Enzo BACCO al Sax, Leo DI GIOIA alla Fisarmonica e Piero DI BARI alle Percussioni Sul palcoscenico l'incipit della serata è dato dalle canzoni di Modugno dedicate alla sua terra. Un repertorio decisamente poco conosciuto, che contraddistingue le stravaganti ricerche musicali dell’artista barese, un lavoro autentico e metodico che si nasconde dietro la buona riuscita di ogni concerto di Mike Zonno. Si passa poi con disinvoltura all’esecuzione del Pescatore di De Andrè. Come ogni concerto di Zonno anche questo è un concerto raccontato: a metà degli anni ‘70 c'era alle Tremiti un penitenziario a cui Lucio Dalla si ispirò per scrivere una delle sue più belle canzoni “la casa in riva al mare”. A questa dolcissima esecuzione ne segue un’altra “come le onde del mare”di Giammaria Testa che va a rafforzare il sentimento nostalgico e l’ammirazione nei confronti del mare. Ed è sempre in sintonia con l’amore per il mare l’esecuzione di “Mediterraneo”, grande successo di Eugenio Bennato, poi a seguire un classico del repertorio di Modugno “Lu pisci spada”. Come ricorda Mike Zonno al pubblico presente, le canzoni di Modugno che bisognerebbe riascoltare sono quelle che contengono i suoni della sua terra , non ultimo da ricordare oltre il suo amore per la Puglia, quello per la Sicilia e per il suo dialetto; infatti si ispirò molto nella redazione delle sue canzoni alle narrazioni dei cantastorie e dei pupari siciliani. Come Modugno anche Mike Zonno è affascinato dalla terra di Sicilia e dalla sua musica e per questo presenta al pubblico alcune apprezzate melodie di questa terra da lui abilmente rivisitate. A questo punto visibilmente commosso dall’affetto e dall’ammirazione del suo pubblico Zonno ringrazia i fratelli Vignola per aver creduto in questo suo progetto e prosegue la serata con l’esecuzione di alcuni brani del repertorio di Pino Daniele, una serata piacevolmente ventilata che spezza un po’ l'afa di questo periodo . È poi la volta di “Onda su onda” scritta da Bruno Lauzi, che introduce al ricordo di quei cantautori un po’ di nicchia che hanno contraddistinto la scuola genovese. A seguire l’indimenticabile “Cu me” di Grannaniello che tutti ricordiamo nelle splendide interpretazioni di Murolo, per poi passare ad una delle più belle canzoni del repertorio di Domenico Modugno: “Meraviglioso” che emoziona il pubblico in platea e anche i musicisti nell’eseguirla. È poi di nuovo la volta di Lucio Dalla con l’intramontabile classico: “Come fanno i marinai”. A concludere la serata Otis Redding con “Sittin" on the dock of the bay”; ed infine come gran finale la mitica “Resta cu me” Di Modugno. Zonno pantaloni neri e camicia stile Hawaii, imbracciando la sua chitarra ha reso possibile questo excursus canoro cha partendo dalla metà degli anni cinquanta ha sfiorato gli anni sessanta per ripercorrere poi i mitici anni settanta. Un lavoro di ricerca e di originale rielaborazione da ritenersi sicuramente gradevole, come tutti i suoi concerti.





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