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Grecia: Parlamento ok a riforme, Ue-Bce-Fmi "misure in tempi e modi soddisfacenti"

Il Parlamento greco. (foto Agi) ndr.

di Redazione

BRUXELLES, 23 LUG. (AGI) - Il Parlamento greco ha approvato con un'ampia maggioranza questa notte il secondo pacchetto di riforme concordate con l'Eurozona. Il si' e' giunto malgrado le divisioni interne di Syriza, il partito del premier Alexis Tsipras. La legge approvata questa notte ad Atene introduce novita' nell'amministrazione della giustizia e nel settore bancario. Commentando il voto del Parlamento greco di questa notte, i creditori internazionali della Grecia (Commissione Ue, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale) ritengono che "le autorita' greche abbiano applicato in tempo e generalmente in modo soddisfacente" la seconda parte delle misure richieste dall'eurosummit del 12/13 luglio. Lo scrive in una nota un portavoce della Commissione Ue, sottolineando che a questo punto i negoziati per un nuovo programma di aiuti "dovrebbero procedere il piu' velocemente possibile". Tsipras nell'intervento in Aula aveva affermato che approvare le riforme e' la condizione necessaria per negoziare un miglioramento dell'accordo cercando "alleanze" in Europa. "A partire da domani si dovranno negoziare di nuovo le condizioni dell'accordo. Dobbiamo utilizzare ogni alleanza in Europa per migliorare l'accordo conclusivo", ha affermato il premier, e ha ribadito di dover applicare un accordo in cui non crede: "Nessuno puo' afferma che il governo greco sia l'autore del programma", ha sottolineato il primo ministro. Il Parlamento greco alla fine ha approvato con 230 voti favorevoli su 300 deputati il secondo pacchetto di riforme concordate con l'Eurozona. L'amplissima maggioranza e' una vittoria del premier Alexis Tsipras, che ha sofferto meno del previsto delle divisioni interne al suo partito, Syriza. Solo 36 dei 146 parlamentari di Syriza si sono opposti, ma a votare no sono stati soltanto 31 mentre 5 si sono astenuti. Le defezioni si sono dunque ridotte rispetto alle 39 che la settimana scorsa si erano manifestate sulla prima tranche delle riforme. Significativamente, l'ex ministro delle Finanze, Yannis Varoufakis, che aveva votato no mercoledi' scorso, oggi ha votato si'. I contrari sono stati in totale 63. Tra i no di maggior peso venuti dalle file dei dissidenti di Syriza, quello della presidente del Parlamento, Zoe Konstandopulu, che ha marcato ulteriormente la sua distanza rifiutandosi di presiedere la seduta. A favore delle riforme si sono espresse anche le opposizioni: conservatori, liberali e socialdemocratici hanno appoggiato la legge, come avevano gia' fatto con il primo pacchetto.





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