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Foggia. C’è medusa e Medusa

L'area dove sorgerà il Medusa Park (foto) ndr.
di Nico Baratta

FOGGIA, 3 AGO. - Più osservo la nostra cara amata città di Foggia e più chiedo a me stesso dove son finite tutte quelle promesse fatte da 20 anni a oggi dai vari politici locali che si sono succeduti al Comune, alla Provincia, alla Regione, in Parlamento, a Bruxelles.

A Foggia, tanto per citare qualche “promessa”, dovevano sorgere campi polisportivi, piste ciclabili, abitazioni per l’housing sociale, case d’accoglienza e di recupero, giardini con parchi, fontane varie tra cui quelle da ristrutturare per uso comune con acqua potabile (come c’erano fino a 20 anni fa, dove il cittadino si rinfrescava con le decine e decine di fontane sparse per Foggia). E con essi il lavoro non doveva e poteva mancare se l’economia si basa sul circolo della moneta. Fino a poco tempo fa, sempre quei politici dalle promessa facili, dovevano sistemare l’area urbana dei Quartieri Settecenteschi, purtroppo una periferia in pieno centro dal valore storico, e costruire i parcheggi di scambio ai vari ingressi della città, iniziando da quella con direzione Bari.

Ah… Bari, quella città cui tanto puntiamo il dito e poi la corteggiamo per nostre personalissime esigenze. Quella città, meglio dire, i politici e imprenditori baresi, che ci hanno tolto tanto e ci tengono in bilico su altrettanti sviluppi economici.

Invece si è preferito accumulare discariche, cemento su cemento, quasi a sotterrare l’urbe dei sogni e con essa le loro “promesse” che definisco “fatue”.
Ad esempio, dove erano previsti i parcheggi di scambio, quelli direzione Bari (guarda caso…), ora sorgono costruzioni industriali e edifici abitativi a tre piani, rigorosamente privati. Altro che housing sociale e un aiuto all’ambiente e alla salubrità della nostra aria cittadina.

Speculazione o riconversione? PUG, PIRP, etc… acronimi che prendono senso se la promessa da fatua diventa utile al cittadino e non al costruttore, all’imprenditore e politico di turno. Mah…. Tuttavia tutti e tutto hanno un prezzo!!!

E dire che vi fu anche chi promise il mare a Foggia. Bella questa….

Ciononostante non sarà acqua di mare quella che faranno arrivare a Foggia nel Park appena varato, sperando che non sia intrisa con quella di fogna. Certo è che in quella di mare il pericolo medusa era probabile, ma naturale; in quella varata dal Comune di Foggia, la Medusa potrebbe scomparire, finanche sottoterra, a fronte di altre distrazioni meno culturali ma più proficue per le tasche di pochi.

Speriamo che il gioco valga la candela. Anzi, il parco, i suoi 1200 posti di lavoro (esagerati, temporanei, ma possibili) previsti e speriamo non “promessi”, l’indotto storico-culturale e suoi benefici, siano proficui per tutta la Capitanata e non per i soliti noti dalle Fatue Promesse. 

Certo è che se era ancora viva la Mazzei, erano mazzate per tutti.

#perunaFoggiamigliore



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