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Terlizzi (Ba). Faida tra famiglie, fatta luce su due tentati omicidi. i cc. arrestano 7 persone [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]

Arrestati in 7 a Terlizzi (foto cc.) ndr.

di Redazione

TERLIZZI (BA), 7 AGO. - I Carabinieri della Compagnia di Molfetta (BA) hanno dato esecuzione a 7 misure cautelari (5 in carcere, 2 ai domiciliari) emesse del Giudice per le Indagini preliminari di Trani. Le indagini lampo, coordinate sin da subito dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno permesso di fare luce su un grave agguato avvenuto il 30 giugno scorso nel centro di Terlizzi, dove rimasero feriti da diversi colpi di arma da fuoco padre e figlio (BALDASSARRE Giuseppe e Michele, classi '56 e '78). I carabinieri hanno accertato che in realtà le vittime facevano parte di un commando di 4 persone, in tutto padre e tre figli (BALDASSARRE Gioacchino e Vincenzo), armati di kalashnikov e revolver 357 magnum, che si stavano recando dal gruppo capeggiato dal vecchio rivale DELLO RUSSO Roberto. Quest’ultimo, accusato assieme ai suoi, di aver poco prima minacciato il BALDASSARE Vincenzo davanti alla compagna e alla figlia di 10 anni. DELLO RUSSO non si è fatto però sorprendere e, dopo un violento conflitto a fuoco, ha avuto la meglio sparando ai due BALDASSARRE nonostante avessero alzato le mani in segno di resa. Anche DELLO RUSSO è finito in manette con le stesse accuse dei quattro BALDASSARRE. Durante la sparatoria è rimasta anche ferita una passante alla gamba sinistra. Sullo sfondo una serie interminabile di botta e risposta tra i due gruppi che da tempo si fronteggiavano con minacce e avvertimenti. I Carabinieri hanno anche fatto luce su un altro episodio accaduto il 15 aprile scorso, allorquando arrestarono due albanesi armati di kalashnikov e pistola. Le successive indagini hanno chiarito che i due, assieme ad un terzo complice albanese, attualmente latitante, avevano pianificato l’omicidio di BALDASSARE Gioacchino, che avrebbe dovuto essere ucciso mentre andava a firmare presso la caserma dei Carabinieri. 

CANOSA DI PUGLIA (BA): NASCONDEVANO IN CASA COCAINA E HASHISH. ARRESTATA COPPIA DI CONVIVENTI 

I Carabinieri della Stazione di Canosa di Puglia hanno arrestato una coppia di conviventi, 43 anni lui e 53anni lei, entrambi noti alle forze dell’ordine, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nell’ambito di uno specifico servizio, hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione della coppia, scovando, nel vano del filtro della lavatrice, quattro “stecchette” di hashish, pari a circa 5 grammi. Durante le operazioni, invece, approfittando di un attimo di concitazione, la donna ha rapidamente estratto dagli slip un involucro che tentava di sbarazzarsene. Il gesto però non è sfuggito all’attenzione degli operanti, che lo hanno immediatamente recuperato: l’involucro conteneva 14 dosi di cocaina. In un pensile della cucina, invece, son stati rinvenuti un bilancino elettronico di precisione ed un coltello sporco di hashish. Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, i due sono stati associati al carcere locale. La droga, il materiale per il confezionamento delle dosi e il denaro rinvenuto, circa 130 euro, sono stati invece posti sotto sequestro. 

PALO DEL COLLE (BA): SORPRESI A SPACCIARE. PRESI UN 19ENNE E UN MINORE 

I Carabinieri della Stazione di Palo del Colle hanno arrestato un 19enne e deferito in stato di libertà un minore del luogo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio eseguito in piazza Guaccero, i militari hanno sorpreso e bloccato i due dopo aver spacciato una dose di hashish. Nel corso della successiva perquisizione eseguita sul veicolo del 19enne, i carabinieri hanno scovato ulteriori 20 grammi di hashish e 10 di marijuana, suddivisi in dosi, sottoposti a sequestro unitamente a100 euro in contanti. Tratto in arresto, il 19enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. 

TRIGGIANO (BA): ASSALTA UN SUPERMARKET, MA TRADITO DA UN TATUAGGIO FINISCE IN CARCERE 

Ha commesso una rapina in un supermercato ma un tatuaggio sul braccio gli è stato fatale, perché riconosciuto è finito in carcere. È accaduto l’altra sera a Triggiano, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un pregiudicato 37enne del luogo, ritenuto responsabile di rapina aggravata. Il giovane, poco prima, travisato e armato di taglierino, ha fatto irruzione in un supermercato di via De Gasperi, dove, dopo aver intimato alla cassiera di consegnargli il denaro contenuto nel registratore di cassa ed ottenuto il bottino, si è dileguato frettolosamente, facendo perdere le tracce. L’immediato intervento dei militari, che hanno visionato le immagini impresse dalle telecamere di videosorveglianza del negozio, ha permesso loro di identificare il rapinatore attraverso un tatuaggio disegnato sul bicipite. Rintracciato in breve tempo presso la sua abitazione, i carabinieri hanno rinvenuto nel corso della perquisizione in casa anche il taglierino e gli indumenti utilizzati durante la rapina, il tutto posto sotto sequestro. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il 37enne è stato poi associato al carcere del capoluogo.






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