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Calcio. Il Foggia vince e dà un calcio alla crisi

Iemmello del Foggia. (foto) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 27 SETT. - Doveva essere ed è stata la gara del riscatto. Troppo poco un solo punto in classifica per il Foggia dopo tre gare frutto di due sconfitte in trasferta con Paganese e Benevento e del pari interno con il Catanzaro. Settimana in ritiro in Campania per riordinare le idee. Vince il Foggia con il minimo sforzo e ritrova quanto meno la serenità rimpinguando una classifica ora meno asfittica. Foggia subito all'attacco, ma con poco ordine rimanendo piuttosto scoperto nella retroguardia tanto da consentire a Masini, dopo soli quattro minuti, di trovarsi a tu per tu con Narciso bravo a chiuderlo in uscita. Il Melfi è arroccato nella sua metà campo e ci sono pochi spazi per il Foggia che fatica e non poco a rendersi pericoloso. Al quarto d'ora Sarno, troppo egoista ed evanescente, dà vita ad una serie di dribbling in area che non trovano sbocco per la conclusione. Il Melfi controlla e si affida al contropiede, ma va al tiro solo da fuori area. La partita è piuttosto brutta. Il Foggia fatica a superare la metà campo e la sua manovra è a volte troppo lenta. Al trentasettesimo, però, il Foggia cambia passo e grazie ad una accelerazione improvvisa sulla fascia sinistra, più casuale che voluta, arriva il cross preciso per la testa di Iemmello bravo, da attaccante di razza, a schiacciare di testa alle spalle di Santurro. Il Foggia potrebbe raddoppiare, ma Sarno, a due minuti dalla fine del primo tempo, è bravo a saltare anche il portiere del Melfi, ma non altrettanto nel tenere la palla in campo fallendo una grossa opportunità. Ripresa con il Foggia in formazione invariata. Il Melfi si allunga alla ricerca del pareggio ed allarga le proprie maglie, tanto da consentire al Foggia di andare vicino al raddoppio. Ci vanno molto vicino i ragazzi di De Zerbi all'ottavo minuto con Agnelli che se ne va sulla fascia sinistra, in posizione centrale c’è Viola per ricevere il pallone ed appoggiare in rete, ma l'assist del capitano rossonero è incredibilmente troppo lungo. Ancora Melfi alla ricerca del gol, ma come nel primo tempo le conclusioni dei lucani arrivano solo da fuori area e sono piuttosto imprecise. Floriano sostituisce Viola e l'ingresso della punta rossonera assente da quasi un mese per infortunio rigenera la manovra offensiva dei padroni di casa. L'ex del Barletta, all'ottavo minuto, fa capire di essere un arma in più per l’attacco rossonero e fa partire un tiro dal limite dell’area che sfiora la traversa della porta di Santurro. Passano i minuti ed il Foggia legittima il vantaggio con una manovra più fluida che non trova solo la finalizzazione, speso per eccesso di individualismo. Alla mezz'ora si infortuna il capitano rossonero Agnelli sostituito dallo spagnolo Riverola. Il Foggia, come spesso accade, nell'ultimo quarto d'ora arretra il proprio baricentro consentendo agli avversari di avanzare e rendersi insidiosi rischiando di capitolare. A cinque minuti dal termine la squadra dauna opera una ripartenza che porta Sarno a servire Coletti lanciato a rete, il centrocampista viene messo giù e si incarica lui stesso di battere il calcio di punizione che risulta forte ma centrale bloccato a terra dal portiere del Melfi. Cinque i minuti di recupero durante i quali il Melfi ha fatto di tutto per cercare di raggiungere il pareggio senza riuscirci perché incapace di creare vere e proprie occasioni da gol, ma non accade nulla. Il Foggia vince, ma ancora non convince. Incamera tre punti importantissimi, quello che contava per allontanare crisi e contestazioni ma ha ancora molto da migliorare sul piano del gioco ancora troppo farraginoso e poco redditizio.





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