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Cinema. “Città di Carta” un film e un libro da non sottovalutare

La locandina dell'evento. (foto) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 10 SETT. - Ispirato al libro di John Green, Città di Carta è al cinema dalla settimana scorsa. Città di carta Regia: Jake Schreier; interpreti: : Cara Delevingne - Nat Wolff - Halston Sage - Cara Buono - Caitlin Carver - Austin Abrams - Griffin Freeman - Jaz Sinclair - Hannah Alligood - Meg Crosbie - Justice Smith - Mehmet Korhan Anno: 2015 E’ un film che esprime grande sensibilità ed è sicuramente un valido modello nella rappresentazione del comportamento adolescenziale. Non c’è droga o alcol ne bullismo ne tantomeno espressione di torbidità sociale e soprattutto interiore. I personaggi esprimono palesemente se stessi e la propria fragilità, tutti elementi che ne contraddistinguono l’autenticità rendendoli addirittura simpatici. John Green vuole raccontare, nel senso più ampio e più autentico l’adolescenza, la crescita, il primo amore. E la tendenza, a quell’età, di idealizzare le persone. Margo vive a Orlando, Florida, che considera una “città di carta” falsa ed effimera. Il suo vicino di casa, Quentin, ne è innamorato da quando era piccolo. Una notte Margo compare alla finestra e lui accetta di aiutarla in una spedizione punitiva. Obiettivi: il suo ex-ragazzo e altri coetanei da cui la ragazza si ritiene tradita. Poi Margo scompare e Quentin va alla sua ricerca.” Morale della favola la vita va vissuta appieno abbandonandosi ai sentimenti anziché chiudersi in se stessi”. I quattro amici per trovare la ragazza scomparsa della porta accanto intraprendono un viaggio che diviene metafora della loro stessa vita. In Città di Carta tornano gli argomenti classici della narrativa per ragazzi: l’amicizia, l’amore, la conquista del se ….. Ma c’è anche altro: c’è una riflessione profonda dell’autore su un problema piuttosto diffuso tra i più, e anche i meno, giovani: l’incapacità di non lasciarsi coinvolgere dai pregiudizi, siano essi positivi, siano essi negativi . Anche se come accade in molte trasposizioni cinematografiche il senso e soprattutto il “sotto testo” dell’opera di Green, si è perso: la storia, per forza di cose, è stata semplificata. I personaggi, in alcuni casi come ad esempio Margo sono diventati superficiali. È tuttavia innegabile che anche questo film, diretto da Jake Schreier, come Colpa delle Stelle, abbia portato una “ventata di aria fresca” decisamente piacevole nel cinema per ragazzi. Non è uno young adult e non c’è l’eroe che va alla ricerca della sua principessa , c’è qualche cliché, immancabile, e anche qualche passaggio ripetitivo. Ma c’è anche altro. Qui abbiamo due adolescenti, due amici, due vicini e soprattutto abbiamo l’amicizia: (Margo: “se sei un vero amico devi accettarmi per quello che sono”) e l’amore, nella sua forma più incredibile e di tipo adolescenziale, caratterizzato dal mitico del colpo di fulmine. Città di Carta, comunque, è un film e un libro, soprattutto da non sottovalutare. Schreier si dimostra abile ad evitare i luoghi comuni, ed è aiutato dai suoi attori. Alla fine un film che ha cuore, spirito e anima. Anche la scelta degli attori è una mossa vincente; il film gioca sul sicuro, infatti Nat Wolff e Cara Delevingne nei loro ruoli sono irresistibili. Quello che la pellicola sa fare in modo molto efficace è catturare una particolare qualità di desiderio adolescenziale... e per questo il carisma malizioso di Cara Delevingne è perfetto. Anche se cinematograficamente possiamo dire che il film è nella media con la solita voce fuori campo che risolve ogni tipo di problema. In un'estate piena di supereroi, dinosauri e terremoti il film potrebbe facilmente essere soffocato. Ma provate a vederlo e soprattutto ad ascoltalo. Ha qualcosa da dire. Un dramma soddisfacente che riesce ad evitare di essere troppo sdolcinato.





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