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Riforme: Renzi tira dritto. "E' in gioco la ripresa"

Matteo Renzi. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 13 SETT. (AGI) - I numeri ci sono e ci saranno: un coro unanime arriva dal governo, a cominciare dal presidente del consiglio, Matteo Renzi, che si affida anche alla scaramanzia quando sottolinea che anche in passato, dalla riforma elettorale al Jobs Act, erano sempre in tanti a dire che la maggioranza non avevano i numeri. E invece. "Si vede che portano bene", scherza il premier nella Enews con cui, periodicamente, si rivolge a militanti ed elettori. Il segretario Pd sembra rivolgersi anche a quanti, nel suo partito, chiedono di discutere con calma, di prendere tempo per rivedere l'articolo 2 del ddl Boschi, quello sull'elettivita' dei senatori: "Proseguire sul cammino delle riforme e abbassare le tasse non sono semplicemente un obiettivo di dignita' politica e sociale al quale non rinuncerei per nulla al mondo, ma sono anche la precondizione per la ripresa economica". Riforme e ripresa economica e' stato il binomio a cui si e' riferita anche Maria Elena Boschi nell'intervista rilasciata a SkyTg24: "Prima del 15 di ottobre" dobbiamo portare a termine le Riforme "perche' inizia la sessione di bilancio, ma tutti i dati di economia dicono che l'Italia cresce grazie alle riforme", ha sottolineato Boschi. Un timing ribadito dallo stesso Renzi al termine della serata tricolore a Flushing Meadows: "No, nella maniera piu' assoluta no", ha risposto Renzi a chi gli chiedeva se ritenesse possibile rinviare l'approvazione delle riforme a dopo la sessione di bilancio. Una ipotesi, quella di un 'time out' parlamentare sulle riforme, che era cominciata a circolare nella giornata di ieri, quando Giorgio Tonini, vice presidente del gruppo Pd al Senato aveva aperto ufficialmente alla proposta dell'esponente della minoranza dem, Vannino Chiti, per un "intervento chirurgico" sull'articolo due. Lo stop arrivato dal vicesegretario Lorenzo Guerini - "modificare l'articolo 2 della riforma, rischierebbe di farci ripartire da zero e, quindi, sarebbe un errore", aveva sottolineato conversando con l'AGI - ha pero' spento gli entusiasmi della minoranza. Martedi' e' attesa una nuova plenaria dei gruppi parlamentari del Pd, al Senato. Per il ministro Boschi, che sara' presente, "e' possibile superare i tecnicismi se c'e' la volonta' di fare camminare il Paese". E sui contatti tra maggioranza e minoranza dem, aggiunge: "Sicuramente ci sono contatti tra senatori e deputati del Pd, stiamo lavorando insieme, lo facciamo soprattutto al Senato perche' il testo e' in discussione li'. A nessuno interessa di chi e' un emendamento e di chi ci mette la firma, le soluzioni tecniche si trovano se c'e' la volonta' di andare fino in fondo nel processo di riforme".





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