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Cronaca. Pericoloso pregiudicato arrestato dalle Fiamme Gialle a Molfetta per estorsione e usura

Operazione "Tutto incluso" della Gdf a Molfetta
MOLFETTA, 21 OTT. – Un pericoloso pregiudicato di Molfetta è stato arrestato dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza. E’ accusato di estorsione e usura aggravata e continuata. L’arresto dell’uomo, un 37enne già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, è solo l’ultimo atto di un’inchiesta iniziata dalle Fiamme Gialle un anno fa.
Infatti all’inizio di ottobre del 2014 fu eseguita una perquisizione alla ricerca di stupefacenti all’interno di un agriturismo di Molfetta, ufficialmente di proprietà della famiglia dell’arrestato. Nel corso di quell’intervento, i militari trovarono e misero sotto sequestro una pistola semiautomatica di fabbricazione ceca con matricola abrasa, 23 cartucce calibro 7,65, una bomba carta, bilancini di precisione, documentazione extracontabile inerente la gestione della struttura agrituristica e circa 400mila euro in contanti, tutto nella disponibilità del pregiudicato che viveva lì con la sua compagna, una 21enne incensurata.
I Finanzieri, quindi, arrestati i due per l’illecita detenzione di armi e materiale esplodente, hanno successivamente avviato, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, indagini più approfondite anche con intercettazioni telefoniche e ambientali. Sono così emerse vari episodi di usura ed estorsione tra i quali uno, denunciato dalla vittima alla Tenenza di Molfetta, è stato ricostruito in tutti i dettagli.
A fronte di un prestito di 20 mila euro, sono stati restituiti dopo un anno 10 mila euro solo a titolo di interessi: per i Finanzieri è illecito profitto, in quanto superiore alla soglia legale dei tassi d’interesse di più dell’82%. Il pregiudicato, scarcerato ad aprile scorso, ha pensato bene di rifarsi vivo con il suo creditore per minacciare in maniera pesante lui e i suoi figli.
I finanzieri hanno così atteso che l’uomo rientrasse da una crociera con la sua compagna e l’hanno ammanettato direttamente nel Porto di Bari. E non è tutto. In relazione alla perquisizione di ottobre 2014 e alla documentazione extracontabile rinvenuta nell’agriturismo, i militari hanno ricostruito una serie di operazioni per le quali al pregiudicato vengono contestati ricavi sottratti a tassazione Irpef per oltre 917 mila euro, con un’evasione Iva pari a più di 202 mila euro e delle ritenute Irpef operate e non versate per quasi 5 mila euro relative all’utilizzo di 2 lavoratori irregolari. (C. St.)







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